lunedì 31 ottobre 2011

GROSIO GIRO DEI CINQUE CAMPANILI

DOMENICA 30 OTTOBRE BACIATA DA UN CALDO SOLE DI FINE AUTUNNO CON CONDIZIONI METEO DA CARTOLINA SI E‘ SVOLTA LA VII EDIZIONE DEL „ GIRO DEI 5 CAMPANILI „ CORSA PODISTIICA   CHE COME DICE BENE L’INTESTAZIONE  TOCCA TUTTE LE FRAZIONI DEL COMUNE DI GROSIO E CON QUESTO COINVOLGE TUTTA LA COMUNITA. SIA BEN CHIARO CHE SENZA L’AIUTO DELLE DECINE E DECINE DI VOLONTARI NON SI POTREBBE ORGANIZZARE UNA GARA DEL GENERE  MA GROSIO HA DIMOSTRATOUNA VOLTA DI PIU‘ CHE IL PAESE QUANDO SI TRATTA DI FARE BELLA FIGURA LASCIA DA PARTE OGNI ASTIO E AL MOTTO DI TUTTI PER UNO ,UNO PER TUTTI DA IL MEGLIO DI SE. IL PRESIDENTE DEL GRUPPO PODISTICO LOCALE «  LA RUPE MAGNA «   ANDREA FRANZINI  NELL’ALL’ORA  2005 NON AVREBBE MAI PENSATO DI ARRIVARE  AL SUCCESSO CHE LA GARA HA TUTORA NEL PANORAMA PODISTICO PROVINCIALE  AVENDO QUEST’ANNO ALLA PARTENZA IL NUMERO RECORD DI  PARTECIPANTI, BEN 183.MOLTISSIME ANCHE LE DONNE QUASI IL20% DEI PARTENTI IL CHE HA RESO LA GARA PIU’ PARTECIPATA. PRIMA DELLE DONNE LA MORBEGNESE TROTTI MAURA SEGUITA DA TESTA PAOLA E ZUGNONI CINZIA. PRIMO DEGLI UOMINI IL BRESCIANO DI SORICO PILATTI DAVIDE , SECONDO  DELLA TORRE FRANCESCO  SEGUITO DA ZUGNONO GRAZIANO.
       
                                                            Foto di Stefano Pini  QUI

       

venerdì 28 ottobre 2011

LIVIGNO: con il pacchetto Skipass Free la neve è gratis‏

SKIPASS FREE, E LA NEVE È GRATIS
Skipass Free è l’occasione ideale per dare sfogo alla voglia di neve. Anche per l’inverno 2011/2012 viene confermata l’iniziativa che ha riscosso un grande successo nelle passate stagioni. A chi prenota un soggiorno di almeno quattro notti in hotel o sette notti negli appartamenti convenzionati, lo skipass viene offerto in omaggio dagli operatori di Livigno. Attenzione: la proposta è valida dal 26 novembre al 23 dicembre 2011 e dal 14 aprile al 1 maggio 2012.

BABY FREE: PISTE A MISURA DI BAMBINO
A Livigno il mondo della neve è pensato anche per i più piccoli: un grande campo scuola naturale per aiutare i bambini a socializzare con la neve e imparare a sciare. E un’offerta turistica ad hoc per loro: i bambini fino ai 7 anni di età infatti sciano gratuitamente grazie alla proposta “Baby Free” valida per tutti i nati dopo l’1.1.2004 se accompagnati  almeno da un adulto pagante. Lo skipass che riceveranno gratuitamente sarà valido per l’intera Ski-area.

3x4 CON LA FAMIGLIA IN PISTA
Le famiglie composte da due genitori e due figli (nati tra il 1996 e il 2006 compresi) pagano tre skipass e il quarto è gratis. L’offerta è valida per tutta la stagione invernale e per soggiorni di almeno sei giorni, salvo il periodo compreso tra il 24 dicembre 2011 e l’8 gennaio 2012.

SABATO SUGLI SCI
Diversamente dalle altre stazioni, sciare di sabato a Livigno costa meno: soltanto 31,00 Euro. La promozione è valida dal 14 gennaio al 31 marzo 2012.
LIVIGNO IN RETE
Si dice che Livigno “sia avanti”, che in questo angolo di Valtellina si sperimentino prima che altrove, nuove soluzioni in tutti i campi. E non poteva mancare anche un piglio innovativo nel mondo hi-tech: da alcuni mesi, infatti, l’APT Livigno ha installato in paese alcuni punti wi-fi free, accessibili liberamente da tutti in modo gratuito. Infatti nell’area intorno a Plaza Placheda e nei due parchi gioco Don Bosco e San Rocco sono usufruibili punti hot-spot dove chiunque, dotato di computer, tablet o smartphone, può avere accesso alla rete internet.  Un impegno preciso da parte dell’ufficio turistico che dimostra in concreto il senso di ospitalità di Livigno. Il successo di connessioni riscontrato durante l’estate ha stimolato anche gli operatori ad attivarsi con iniziative simili e per il prossimo inverno la APT in collaborazione con alcune aziende titolari degli impianti di risalita, ha “wifizzato” (si può dire?? Ma si…) alcune piste di sci. Quest’inverno gli sciatori e gli appassionati di snowboard potranno “surfare” non solo sulla neve ma anche nei pressi del rifugio Carosello 3000 e del rifugio Costaccia, a cui si aggiunge il Carosello Snowpark. Sull’altro versante la rete wifi sarà a disposizione ai rifugi Camanel di Planon e M’Eating Point, oltre nei pressi del Mottolino Snowpark. Infine, raccogliendo la richiesta di molti ospiti di Livigno che mai si separano dal loro tablet, Livigno sta lavorando per la messa in rete di una “app” della località in grado di dare informazioni in tempo reale a tutti gli ospiti di Livigno.

PACCHETTO “SKIPASS FREE”
HOTEL + SKIPASS a partire da 170,00 Euro
Prezzo a persona in camera doppia, per un soggiorno di 4 notti in hotel con trattamento pernottamento e prima colazione. Possibilità di soggiornare in hotel con trattamento mezza pensione o pensione completa.
APPARTAMENTO + SKIPASS a partire da 195,00 Euro
Prezzo a persona in appartamento per un soggiorno di 7 notti.
A.P.T. Livigno - Azienda di Promozione e Sviluppo Turisticovia Saroch 1098 c/o Plaza Placheda - 23030 Livigno (SO) -
Tel. + 39 0342 052200 - Fax +39 0342 052229

info@livigno.eu - www.livigno.eu

martedì 25 ottobre 2011

E’ tempo di raduni per gli allievi Sondriesi.

Andrea Della Rodolfa
Dal 30 Ottobre al 1 Novembre il settore tecnico del Comitato Regionale Lombardo della FIDAL, propone il raduno autunnale riservato alle categorie Allievi e Juniores.
A Nembro (BG) è in programma quello riservato alle discipline del mezzofondo e lanci,a Ponte in Valtellina (pista di Chiuro), salti,velocità,ostacoli e prove multiple.
Solo tre  gli atleti delle nostre società convocati al raduno, tutti del settore mezzofondo e sono ANDREA DELLA RODOLFA ( AS  Lanzada ); MAURUTTO DARIO (Pol. Pentacom); ZECCA ALESSIA ( GS Valgerola).Questi atleti si troveranno domenica 1 Novembre per l’inizio degli allenamenti a Nembro. Peccato per la mancanza di atleti nelle specialità tecniche, settore dove in Provincia non ha molto seguito anche se si dispone di qualificati Tecnici, disposti ad apprendere per poter trasferire a tutti i propri atleti le nozioni di queste specialità.
Oltre a questa iniziativa rivolta agli atleti, venerdi 28 ottobre(ore 20.30) presso la sede della Fidal in via Piranesi,46 ci sarà la riunione di programmazione 2012 riservata ai tecnici. Al termine della riunione rivolta a tutte le specialità dell’atletica, il responsabile di settore terrà un incontro con gli allenatori per pianificare la stagione 2012, per il settore mezzofondo è prevista anche la partecipazione dei due responsabili nazionali, Gianni Ghidini per il mezzofondo veloce e Silvano Danzi per il mezzofondo prolungato.  

lunedì 24 ottobre 2011

Tutte le Premiazioni del TROFEO VANONI Femminile e Maschile 2011

    
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54° TROFEO VANONI MASCHILE

        
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28° TROFEO VANONI FEMMINILE

      
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TROFEO VANONI GIOVANILE 2011

      
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ANTEPRIMA FOTO VANONI 2011 a breve online


IL TROFEO VANONI PARLA VALTELLINESE

NEL MINIVANONI VITTORIA DELL’A.S. LANZADA

L’intensa giornata agonistica del Trofeo Vanoni, domenica 23 ottobre u.s.a Morbegno, si è aperta con il 34° Minivanoni, la gara nazionale di corsa in montagna riservata al settore giovanile. Record di partecipazione con 312 atleti classificati in rappresentanza di 22 società. La Targa Mons. Danieli – Battaglion Morbegno, offerta dal gruppo ANA di Morbegno, è andata all’A.S. Lanzada che con grande merito ha superato i padroni di casa del G.S. CSI Morbegno, gradino più basso del podio per il G.P. Valchiavenna. Da sottolineare la partecipazione di qualità dell’Atletica Vallecamonica che ha vinto in 4 categorie.
Ecco i podi di tutte le categorie:
ESORDIENTI F
1ª Francesca Gianola (A.S. Premana)
2ª Desiree Vitalini (U.S. Bormiese)
3ª Silvia Spini (G.S. Valgerola Ciapparelli)
ESORDIENTI M
1° Loris Conca (Polisportiva Bellano Galperti Group)
2° Lorenzo Martinelli (U.S. Bormiese)
3° Matteo Santoni (Atletica Sovico)
RAGAZZE
1ª Elena Ambrosini (G.P.Santi Nuova Olonio)
2ª Beatrice Seidita (G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino)
3ª Eleonora Fascendini (G.P. Valchiavenna)
RAGAZZI
1° Manuel Canti (Atletica Vallecamonica)
2° Andrea Prandi (U.S. Bormiese)
3° Daniele Frate (G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino)
CADETTE
1ª Chiara Spagnoli (Atletica Vallecamonica)
2ª Alessia Zecca (G.S. Valgerola Ciapparelli)
3ª Valentina Duca (G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino)
CADETTI
1° Andrea Della Rodolfa (A.S. Lanzada)
2° Claudio Valle (G.S. Orobie)
3° Matteo Gregorini (Atletica Vallecamonica)
ALLIEVE
1ª Simona Pelamatti (Atletica Vallecamonica)
2ª Patrizia Gianola (A.S. Premana)
3ª Silvia Raviscioni (G.P. Valchiavenna)
ALLIEVI
1° Michael Monella (Atletica Vallecamonica)
2° Gianpaolo Crotti (Atletica Vallecamonica)
3° Fabio Bulanti (G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino)
1ª Francesca Gianola (A.S. Premana)
2ª Desiree Vitalini (U.S. Bormiese)
3ª Silvia Spini (G.S. Valgerola Ciapparelli)
ESORDIENTI M
1° Loris Conca (Polisportiva Bellano Galperti Group)
2° Lorenzo Martinelli (U.S. Bormiese)
3° Matteo Santoni (Atletica Sovico)
RAGAZZE
1ª Elena Ambrosini (G.P.Santi Nuova Olonio)
2ª Beatrice Seidita (G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino)
3ª Eleonora Fascendini (G.P. Valchiavenna)
RAGAZZI
1° Manuel Canti (Atletica Vallecamonica)
2° Andrea Prandi (U.S. Bormiese)
3° Daniele Frate (G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino)
CADETTE
1ª Chiara Spagnoli (Atletica Vallecamonica)
2ª Alessia Zecca (G.S. Valgerola Ciapparelli)
3ª Valentina Duca (G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino)
CADETTI
1° Andrea Della Rodolfa (A.S. Lanzada)
2° Claudio Valle (G.S. Orobie)
3° Matteo Gregorini (Atletica Vallecamonica)
ALLIEVE
1ª Simona Pelamatti (Atletica Vallecamonica)
2ª Patrizia Gianola (A.S. Premana)
3ª Silvia Raviscioni (G.P. Valchiavenna)
ALLIEVI
1° Michael Monella (Atletica Vallecamonica)
2° Gianpaolo Crotti (Atletica Vallecamonica)
3° Fabio Bulanti (G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati Autotorino)
AL FEMMINILE GRANDE VITTORIA DI ALICE GAGGI
Ci speravamo tutti, soprattutto lei, la stella del G.S. Valgerola Ciapparelli Alice Gaggi. Dopo 3 quarti posti consecutivi, dopo una stagione eccezionale, sarebbe stato il coronamento di un sogno, quello di vincere la gara di casa, il Vanoni femminile, che fin’ora era stato vinto da una sola valtellinese, Bruna Fanetti nel lontano 1984. Partenza accorta per l’azzurra di casa che scollinava al quarto posto con un ritardo di 20”, ma la salita troppo tirata dell’inglese Pippa Maddams e della ceca Eva Skalinoka presentava il conto. Mentre Alice volava sulla tecnica discesa che riporta nel centro di Morbegno, le due straniere perdevano colpi. Solo al Tempietto Gaggi riusciva a riprendere e superare le due avversarie, per poi presentarsi solitaria nell’affollata e centrale via Vanoni. Passerella trionfale per l’azzura che andava a vincere con il considerevole tempo di 22’37”, secondo posto per l’olimpionica di sci di fondo Eva Skalnikova (Repubblica Ceca) in 22’50”, terza Pippa Maddams (Gran Bretagna – Snowdon Race Team) in 22’52”, quarta la slovena Mateja Kosolvelj (22’54”), quinta la polacca Danuta Woszczek (23’11”) e sesta la beniamica di casa Maura Trotti (23’14” suo nuovo personale) che si è presa la soddisfazione di precedere una grande della corsa in montagna, Maria Grazia Roberti (C.S. Forestale), 4 volte prima a Morbegno, ma oggi solo settima in 23’26”.

AL MASCHILE G.S. OROBIE IN TRIONFO CON FRANCESCO DELLA TORRE. IL MIGLIORE ALEX BALDACCINI CON IL SECONDO MIGLIOR TEMPO DI SEMPRE.
Grandi emozioni e risultato incerto fino alla fine nel 54° Trofeo Vanoni a staffetta. Alla fine della prima frazione cambiava primo Alex Baldaccini (G.S. Orobie) con un crono sorprendente, 29’03”, miglior tempo di giornata e secondo miglior tempo di sempre al Vanoni dopo il record di Marco De Gasperi con 28’45”, alle sue spalle la Slovenia con Mitja Kosovelj (29’14”) e Nicola Golinelli (ASD Ger Rancio) con 29’56” (il suo obiettivo era fare il miglior tempo di sempre in salita, ma il 19’52” di De Gasperi ha resistito). Nella seconda frazione i giochi cambiano: la Slovenia passa al comando con Simon Alic, davanti alla Recastello Radici Group con Fabio Ruga e al G.S. Orobie con Luca Bonazzi, la Gran Bretagna si assesta al 4° posto davanti all’Atletica Valli Bergamasche. In terza frazione al Gran Premio della montagna in località Arzo è La Recastello a prendere il comando con Danilo Bosio, ma un Francesco Della Torre in gran giornata e galvanizzato dalla grande prestazione del compagno di squadra Baldaccini si esalta nella gara di casa e in discesa crea il successo del G.S. Orobie, la Slovenia con Bostjan Hrovat molla e la Gran Bretagna – Snowdon Race Team con Robbie Simpson in grande spolvero recupera alla gran andando a prendere La Recastello Radici Group proprio nel finale. Francesco Della Torre ha la fortuna di vivere una grande emozione: vincere il Trofeo Vanoni e vincerlo da valtellinese, un onore per pochi, con il tempo finale di squadra di 1h32’23”. Secondo posto per la Gran Bretagna in 1h33’00”, terza La Recastello Radici Group in 1h33’10”, quarta la Slovenia in 1h33’22” e quinta l’Atletica Valli Bergamasche in 1h33’28”. La Francia, pur con l’ottima prestazione di Julien Rancon (30’00”) non va oltre la sesta posizione, settima e ottova la Polonia con le due staffette in gara (di cui una composta dagli juniores medaglia d’argento ai recenti mondiali di corsa in montagna), noni e decimi i padroni di casa del G.S. CSI Morbegno con la squadra A (Marco Leoni, Stefano Sansi, Giovanni Tacchini) e la squadra B (Francesco Peyronel, Mattia Curtoni, Enrico Gianoncelli). Alla prima squadra, oltre al Trofeo Vanoni, triennale non consecutivo, opera dello scultore Abram e dono del Comune di Morbegno, è andata anche la Coppa alla memoria del Capitano Massimo Ranzani, alpino del Battaglion Morbegno morto in Afghanistan durante una missione di pace. A consegnare la Coppa, tra la commozione generale, gli stessi genitori del Capitano Ranzani. Tantissime le autorità e il pubblico presenti durante la gara e le premiazioni: dai vertici della Fidal con il consigliere nazionale Migliorini, il consigliere regionale Gianatti, il presidente e vicepresidente provinciale Alberto Rampa e Sergio Rocca, il c.t. Balicco, il presidente della WMRA Gozzelino, il presidente del CSI Sondrio Fazzini, il Sindaco e vicesindaco di Morbegno, l’assessore provinciale allo sport Pasina, l’assessore della Comunità Montana Ferrè.
Vincitori del Criterium internazionale under 23 Sara Bottarelli (Unione Atletica Valtrompia) e Luca Cagnati (Polisportiva Caprioli San Vito).
“Siamo pienamente soddisfatti – ha dichiarato il presidente del CSI Morbegno Giovanni Ruffoni – record di partecipazione al Minivanoni, valtellinesi in trionfo nelle due gare principali e per noi due staffette nelle prime 10. Un grazie a tutti: atleti, società sportive, pubblico, volontari, sponsor, enti patrocinanti, giudici di gara, cronometristi, cb, croce rossa italiana, protezione civile, parrocchia di Morbegno e arriverderci al prossimo anno quando il 55° Trofeo Vanoni sarà per la quarta volta campionato italiano di corsa in montagna a staffetta”.
“Non pensavo di aver fatto un tempo così eccezionale – spiega un emozionato Alex Baldaccini – quando sono arrivato pensato ci fosse stato un errore nel cronometraggio. Dire che sono contento è riduttivo. Sono felicissimo anche per il risultato di squadra. Il percorso è sempre ben pulito, ma oggi mi sembrava di correre su un’autostrada, forse era perché ero in formissima io”.
“Quando ho visto la prestazione di Alex e poi come ha tenuto Luca – racconta Francesco Della Torre – ho capito che potevamo farcela. Il Vanoni è una gara che mi piace e vincerla per un valtellinese è qualcosa di unico”.
Speciale televisivo della gara su TeleUnica Sondrio giovedì 27 ottobre 2011 ore 19.50
replica mercoledì 2 novembre 2011 ore 19.35.
Lo speciale sarà on line, da partire da venerdì 28 ottobre, su www.teleunica.tv nella sezione “speciali” e sarà quindi fruibile via web da tutte le persone che abitano al di fuori delle province di Sondrio e Lecco.
Puntata di TuttoSport dedicata al Trofeo Vanoni su Teleunica Sondrio lunedì 24 ottobre 2011 ore 19.35 sarà ospite in studio il Presidente del G.S. CSI Morbegno Giovanni RuffoniSu Centro Valle in edicola sabato 29 ottobre 2011, 3 pagine interamente dedicate al Trofeo Vanoni. Tutti gli sponsor e gli atleti del Trofeo Vanoni riceveranno direttamente a casa una copia di Centro Valle, omaggio del G.S. CSI Morbegno.
Fotografie, classifiche e resoconto su:         CLASSIFICHE MINI VANONI
http://www.sportdimontagna.com/
http://www.pizzoscalino.it/                          CLASSIFICA VANONI INDIVIDUALE

http://www.corsainmontagna.it/
http://www.gscsimorbegno.org/                   CLASSIFICA STAFFETTE

Cristina Speziale
Addetto stampa G.S. CSI Morbegno        CLASSIFICA FEMMINILE


domenica 23 ottobre 2011

Tutto G.S. Orobie vincitrice del 54° Trofeo Vanoni 2011




Alice Gaggi & G.S. Orobie padroni del Trofeo Vanoni 2011

Alice Gaggi, dopo vari piazzamenti ha dato la stoccata vincente, conquistando il 28° Trofeo Vanoni Femminile. Sorpresa al maschile con la vittoria del G.S.Orobie (Baldaccini Alex-Bonazzi Luca-Della Torre Francesco) trascinate da un super Alex, miglior tempo individuale di giornata.. 
Online a breve foto e video della giornata di gare.

sabato 22 ottobre 2011

‎2010 Vanoni femminile a Mariola Sojda, la Francia al maschile 2011.............

‎2010 Vanoni femminile a Mariola Sojda, la Francia al maschile con Julien Rancon, Didier Zago ed Emmanuel Meyssat. Lunedi, tutte le notizie e foto su www.pizzoscalino.it.
Su teleunica Sondrio apeciale Trofeo Vanoni giovedì 27 ottobre 2011 alle ore 19.50
replica mercoledì 2 novembre 2011 ore 19.35
Lunedì 24 ottobre 2011 ore 19.35
puntata di Tuttosport dedica al Trofeo Vanoni
ospite in studio il presidente del G.S. CSI Morbegno Giovanni Ruffoni

venerdì 21 ottobre 2011

FRANCO ARESE A MILANO AL CONVEGNO TECNICO SUL TEMA METODOLOGIE DI ALLENAMENTO GIOVANILE`

Sabato e domenica grande attesa a Milano per il Convegno Tecnico sul tema “Metodologie di allenamento giovanile” organizzato dalla Fidal, dal Centro Studi e Ricerche e dal Comitato Regionale Lombardia, unitamente all’Assital e con la collaborazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, al quale interverrà anche il presidente Fidal Franco Arese.

I relatori del convegno, che avrà luogo presso l’Università Cattolica in Largo Gemelli, 1 a Milano (sabato) e presso il Centro Sportivo Rino Fenaroli in v.le Suzzani 279 (domenica), saranno Wolfgang Killing, Gilles Follereau, Boris Mikuz, Antonio La Torre, Ennio Preatoni e Claudio Botton. Moderatori il prof. Elio Locatelli, director of member service IAAF, e il prof. Francesco Uguagliati, commissario tecnico nazionale Fidal. Le relazioni saranno quattro più una sessione tecnico-pratica sul campo  e, tema del convegno, sarà la discussione e il confronto sulle diverse metodologie di allenamento per i giovani di Francia, Slovenia, Germania e Italia. In allegato il programma dettagliato.
Sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming sul sito www.justin.tv cliccando nella sezione in alto a destra nel riquadro search inserendo ‘convegno metodologie allenamento giovanile’

BHAGIRATI III INDIA 2011:DANIELE NARDI APRE UNA NUOVA VIA

Un grande successo per Daniele Nardi, atleta del SALEWA alpineXtrem Team, e il compagno di cordata Roberto Delle Monache che hanno aperto una nuova via sulle pareti di ghiaccio del Bhagirathi III, in India.

Il gruppo del Bhagirathi è famoso per la conformazione morfologica dei suoi rilievi e i più grandi alpinisti di tutti i tempi si sono spesso cimentati su queste pareti. È così che il 14 settembre Daniele Nardi, atleta del SALEWA alpineXtrem Team, e il compagno di spedizione Roberto Delle Monache, hanno iniziato la scalata, scegliendo una via di salita con difficoltà M6/M7 A3 WI5+.

Dopo un inizio insidioso, gli alpinisti sono riusciti a raggiungere la parte finale, ma una volta giunti sulla cresta sommitale, a 200 metri dalla vetta del Bhagirathi III, sono stati costretti ad una ritirata causata da accumuli di neve e slavine. Siccome la discesa dalla parete di salita non è stata possibile per l’improvviso cambio delle condizioni meteo, i due hanno deciso di scendere dal versante opposto avventurandosi in un luogo a loro sconosciuto: dopo aver aggirato tutto il gruppo dei Bhagirathi per un totale di 16 ore di cammino continuativo, Daniele e il compagno di cordata sono riusciti a rientrare a notte fonda del terzo giorno al campo base di Nandavan.

«Siamo rientrati al campo base dopo 62 ore di scalata, due bivacchi in parete ed un principio di congelamento alle mani e ai piedi, è stata una grande avventura» ha commentato Daniele Nardi, entusiasta per il raggiungimento di questo obiettivo fuori programma. I due alpinisti non hanno esitato a dedicare la nuova via a Walter Bonatti, leggenda dell’alpinismo italiano da poco scomparso.
Il video della spedizione è disponibile sul canale VIMEO di Daniele Nardi all'indirizzo:
http://vimeo.com/channels/danielenardiindia2011

Leggi l’intervista QUI all’atleta del SALEWA alpineXtrem Team al suo rientro in Italia.

giovedì 20 ottobre 2011

INTERVISTA A ENRICO BENEDETTI

Beno in vetta al cavalcorto
PRESENTAZIONE
Classe 1979, ingegnere, fotografo, corridore in montagna, alpinista e pastore per passione. Vivo a Montagna in Valtellina. Ho 4 capre e qualche gallina per le uova a colazione, ma ogni tanto la volpe e il fuìn fan man bassa nel pollaio e allora vado al bar.
Coltivo fin da bambino un ereditario e genetico amore per le montagne, specialmente quelle della Valtellina, di cui descrivo le bellezze con foto e racconti. In anni di scalate ho esplorato quasi tutte le vette della mia regione e pubblicato molte relazioni di queste salite (le trovate su 
www.lemontagnedivertenti.com).
Dopo aver scritto due libri sulle vette dimenticate, nel 2007, assieme a Roberto Moiola, ho fondato il trimestrale di alpinismo e cultura alpina "Le Montagne Divertenti", una delle riviste di montagna di maggior successo benché tratti di itinerari inediti o pressoché sconosciuti.
Negli anni mi sono anche divertito realizzando alcune prime discese con gli sci (vetta di Ron (m 3136) – solo , pizzo Calino (m 3022) - solo, cima del Cavalcorto (m 2763) – con Pascal van Duin, punta Moraschini (m 2815) – con Pascal van Duin, cima di Vicima (m 3122) – solo, pizzo della Merdarola (m 2734) – con Nicola Giana), lunghi concatenamenti (concantenamento integrale delle 13 vette dalla Corna Mara al pizzo Scalino in 13 ore – con Fulvio Picceni, concatenamento con partenza e rientro a Chiareggio in 17 ore di cima di Vazzeda, cima di Rosso, monte Sissone e delle tre cime di Chiareggio – con Pietro Pellegrini, traversata scialpinistica invernale dal lago di Montespluga al passo del Bernina – con Pietro Pellegrini), ascensioni in velocità dal fondovalle (Sondrio (m 300) - pizzo Bernina (m 4050) - Sondrio in 13h14'36"), nuove vie (linea diretta sulla parete NO della vetta di Ron (m 3136) – con Lele Bazzi).

INTERVISTA
1. Beno, hai iniziato prima a scalare o ad andare con la bicicletta senza rotelle?
Visto che ancora oggi fatico ad andare con la bicicletta senza rotelle, sono costretto a dire che ho iniziato prima ad andar per monti.
2. Hai una grande passione per le nostre montagne, ma possiamo dire che forse con il Bernina c'è un rapporto particolare? Quante volte l'hai scalato? 
Il rapporto particolare è legato al fatto che il Bernina è stata la mia prima vera montagna. L'ho salito da bambino e mi aveva fatto una grande impressione coi ghiacciai immensi e quella cresta di ghiaccio che non stava mai ferma: alla Marco e Rosa mi avevano fatto bere tè e vino e – non essendo abituato – avevo dovuto fare l'ascesa mezzo ubriaco!
Ora il rapporto è quasi d'odio, perchè tutti gli amici che mi chiedono di fare una gita assieme in montagna vogliono andare lassù, e questo solo perchè il Bernina è di qualche metro sopra i 4000, quando invece, anche solo nei paraggi, ci sarebbero vette molto più belle e meno frequentate.
3. Sempre restando sul Bernina, non possiamo esimerci dal ricordare la tua impresa "folle" ovvero Sondrio-Bernina-Sondrio (oltre 3750 metri di dislivello positivo) in meno di 14 ore. Come l'hai preparata e qual'è stato il momento "critico" nel portarla a termine?
Per fare un tempo così basso avevo fatto tesoro di tutti gli sbagli che avevo commesso 5 anni prima, quando col diciassettenne Francesco Marini avevamo fatto Sondrio-pizzo Bernina-Sondrio in 21 ore. Ho così capito che non bisogna mai fermarsi, mangiare il meno possibile (si deve “andare all'ingrasso” le settimane prima) e bere tanti liquidi (no integratori). Ovviamente questi erano dettagli da aggiungere all'annetto in cui mi ero allenato per sopportare una simile distanza e per velocizzarmi su neve, ghiacciaio e roccia.
Il momento critico è stato salire le rocce della cima italiana del Bernina. Dopo 3700 metri di dislivello positivo e una maratona nelle gambe, mi girava un po' la testa. Essendo solo e slegato ho avuto un po' paura, ma con sforzo di concentrazione (ho pensato alla panaché media e al panino col salame che mi aspettavano in Marinelli) è tornata la sicurezza e il buon umore. Per il resto è andato tutto liscio.
4. Ingegnere, fotografo, grafico, pubblicista freelance, corridore in montagna, fondatore e direttore della rivista trimestrale "Le Montagne Divertenti", alpinista e pastore per passione, tecnico audio a tempo perso, chitarrista e cantante nel gruppo rock "Nails". Ho dimenticato qualcosa? La tua giornata è di 24 ore come per i comuni mortali o hai qualche superpotere per riuscire a fare tutto?
A volte, quando non dormo di notte, realizzo che forse sto facendo troppe cose tutte assieme, ma poi penso che la vita è una sola e bisogna viverla in pieno senza perder tempo. Così elimino tutto il superfluo: non ho la televisione, non mi taglio la barba, non devo guidare per arrivare al lavoro... Ma le ore non basterebbero comunque. Così ho scoperto il trucco guardando il film con Bud Spencer “Banana Joe”. Nel film il cattivo latifondista Torsillo schiavizza gli indios e per farli lavorare 25 ore al giorno ogni volta che giunge la mezzanotte tira indietro le lancette dell'orologio di un'ora!
5. Tre aggettivi per definire il tuo rapporto con la montagna.
Direi che ne basta uno: bellissimo.
6. Una tua esperienza recente è l'aver accompagnato, per un breve tratto in Valmalenco e Valmasino, John Harlin nella sua grande traversata del confine svizzero. Ci vuoi raccontare com'è andata?
Le scalate sono andate benissimo, ma ciò che più mi ha affascinato è stato il personaggio. Un uomo eccezionale, sempre di buon umore. Ironico e autoironico, oltre che di prestanza fisica sbalorditiva. Credo che mettersi in testa di compiere il giro della Svizzera sulla linea di confine a 55 anni sia una cosa strepitosa. Per dimostravi la tenacia di John, sottolineo che ha portato a termine il periplo (la traversata si è conclusa il 12 settembre, dopo 105 giorni di marcia, sul mont Dolent) nonostante l'anno scorso una caduta terribile, proprio sulle pendici del mont Dolent, gli avesse fratturato entrambi i piedi. Mi è impossibile raccontare in poche righe di questo personaggio unico. Gli dedicherò uno speciale sul prossimo numero della rivista, ma nel frattempo consiglio a tutti di andare su www.swissinfo.ch/harlin e leggere i racconti che lo stesso John ha scritto di giorno in giorno lungo la sua traversata.
7. Con te non si può fare a meno di parlare di un certo modo di vivere la montagna, in particolare la nostra Valtellina. Come vive Beno la montagna?
Della montagna non riesco a fare a meno. Per me andare in montagna è fonte di pace e di conoscenza. È un luogo per scoprire ed esplorare. In particolare sono legato alle nostre montagne perchè le sento parte di me, vi cerco tracce dei nostri antenati, spiegazioni, ma specialmente vi trovo uno spazio immenso in cui sentirmi piccolo e privilegiato nell'essere null'altro che uno spettatore nello spettacolo della natura.
8. Altro argomento a te caro: cosa sta diventando la Valtellina, sempre intesa come ambiente montano? La tua fotografia (impietosa) e i tuoi consigli per "cambiare rotta".
La scelta politica degli anni passati è stata di rendere la nostra Valtellina un'appendice della Brianza industriale e così la si è fatta a pezzi. Ho solo trent'anni, ma il paesaggio l'ho visto cambiare radicalmente. Si è distrutto il fondovalle con parallelepipedi di cemento addobbati con cartelloni “vendesi” o “affittasi”, si sono distrutte le località turistiche con condomini e casette, oggi anch'esse addobbate con le medesime scritte, e , dall'altro lato, si è giunti all'abbandono di tutte le attività rurali e turistiche consone ad un territorio montano come il nostro. Si è giunti al punto che persino i valtellinesi non si riconoscono più nella loro valle!
È un discorso lungo, difficile da trattare con chi in quelle attività ci lavora e nel cambiare rotta vede la possibilità di rimanere disoccupato, ma credo basti osservare esempi virtuosi di gestione del territorio montano per capire che si può viver bene senza fare a pezzi il territorio. Forse basterebbe spegnere la televisione per qualche giorno e pensare con la propria testa a quali sono le nostre reali esigenze e ambizioni.
9. L'impresa alpinistica più pericolosa che hai affrontato e quella che più ti ha emozionato.
La più pericolosa? È una domanda troppo difficile, perchè col passare degli anni si diventa più preparati e ciò che prima era pericoloso poi diventa ampiamente alla portata. L'avventura che più ho nel cuore è una salita in condizioni invernali, con bufera e trappole varie, allo spigolo sud-ovest della Sassa d'Entova. Dato il meteo inclemente, è stato un impegno fisico e mentale davvero provante. Era una delle ultime scalate col nostro amico Fausto (scomparso un mese dopo sul pizzo d'Erna) e ricordo come fosse ieri quando, arrivati stremati in vetta, ci siamo accartocciati tutti e quattro l'uno sull'altro e ci siamo addormentati sotto una fitta nevicata. Sembrava d'essere in paradiso.
10. Il tuo scatto più bello?
È estremamente soggettiva come valutazione. Credo sia la foto di copertina del numero 15 de Le Montagne Divertenti. Quella con pastore, la mia capra orobica e alpinista ad Ambria dopo una grossa nevicata. Chi non ha la rivista trova la foto su www.clickalps.com.
Per me una foto deve parlare e incuriosire. Quell'immagine mi pare capace di bloccare un pezzo di storia, o forse semplicemente rappresenta quello che mi piacerebbe vedere sulle nostre montagne. Vorrei rivivere le atmosfere descritte nei racconti degli alpinisti di un tempo, ma forse è impossibile.
11. Beno è un alpinista solitario o preferisce la compagnia? 
Mi piace molto la compagnia, ma anche andare da solo ha un grande fascino. Per cui cerco di fare entrambe le cose.
12. Come sarà Beno fra 20 anni?
Spero con una barba potentissima – bianca e fluente -, un folto gregge di capre e senza troppi acciacchi.
13. Il tuo sogno nel cassetto?
Non posso rivelarlo, sennò non si avvera!
14. Suggerimenti da un esperto per la meta della domenica a: una famiglia con bambini, un escursionista, un alpinista.
Le opzioni sulle nostre montagne sono davvero troppe! Siamo in autunno, per cui porterei i bambini a vedere il lago Nero in val Belviso o a Lendine in Valchiavenna, se volessi camminare più a lungo mi farei una bella passeggiata in val Grosina o in val Fontana e, se volessi scalare, andrei o sulle orme di Duilio Strambini (cima di Saoseo o pizzo Matto o cresta Sinigaglia alla cima Piazzi) o nelle Orobie lungo selvaggia cresta Corti alla Punta di Scais. Ma anche in Valmalenco lo spigolo Gervasutti alla cima di Valbona è da fare.
15. Quest'anno hai partecipato alla International Snowdon Race, la gara di corsa in montagna gemellata con il Trofeo Vanoni. La trasferta ti ha dato l'opportunità di conoscere un ambiente "montano" (in Snowdonia si allenarono Sir Hillary e la sua squadra per preparare la spedizione sull'Everest) molto diverso dal nostro. Vuoi fare un paragone tra la nostra realtà e quella gallese?
In Galles più che montagne vi sono colline che in inverno, causa maltempo e temperature, assumono le sembianze di vette severe. Sono luoghi completamente diversi dalla Valtellina, spazi apertissimi, di un verde accecante, puntinati da milioni di pecore che brucano l'erba e impediscono agli alberi di crescere. Bisogna andarci per rendersene conto: ringrazio il gruppo podistico CSI Morbegno per avermene dato l'occasione e l'organizzatore locale Ken Jones per averci fatto da guida. Credo che allenarsi sullo Snowdon per poi raggiungere l'Everest dia misura del coraggio e della voglia di avventura che Hillary e la sua squadra avevano.
16. E' appena scomparso uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi: Walter Bonatti. Lo conoscevi?
Come tutti lo conoscevo di fama, ma non ho mai avuto la fortuna di incontrarlo di persona. Un personaggio unico per lo spirito con cui scalava e per le sue indiscutibili ed eccezionali capacità alpinistiche. Avevamo scelto una sua frase a corredo della foto di ultima di copertina del numero estivo della rivista e la citerei pure in questa intervista per ricordarlo:
“Da quassù il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore racchiuso dentro se stesso. E pensare che lo si reputa vivo soltanto perché è caotico e rumoroso."
      

La Valmalenco vola a Londra per una settimana

Anche quest’anno il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco insieme alla nutrita schiera delle altre stazioni valtellinesi (Aprica, Madesimo, Bormio, Livigno e Santa Caterina) è presente allo Ski & SnowBoard Show, la più importante fiera internazionale sugli Sport invernali, che si tiene a Londra dal 19 al 23 ottobre. La fiera è destinata a tutti gli amanti degli sport invernali che trovano in quest’occasione le migliori proposte da tutto il mondo per la loro vacanza invernale.. Il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, con il suo direttore Roberto Pinna. sarà presente per tutta la durata della manifestazione e promuoverà il nostro rinomato comprensorio offrendo la vacanza ideale sulle piste "malenche", grazie a nuove proposte preparate apposta per l’occasione. Compito non facile se si pensa al numero di espositori presenti in fiera, non solo quelli delle maggiori stazioni italiane, ma anche quelli delle altre  numerose stazioni europee, come Francia e Spagna e il gruppo delle stazioni provenienti dal Canada e dal Nord America, tanto per citarne alcune. La punta di diamante che ha permesso di renderci riconoscibili sul piano internazionale è sicuramente l’insieme degli eventi sportivi che negli ultimi 4 anni hanno posizionato l’immagine della Valmalenco nei nuovi sport invernali come lo snowboard e il freestyle. Grazie a queste discipline, la proposta di pacchetti e settimane legate al mondo dei giovani, tipologia principale degli utenti di queste prime giornate di fiera, sta riscuotendo un interesse particolare, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti mondiali che rivedranno la Valmalenco al centro dell’interesse sportivo internazionale.
La Valmalenco e naturalmente tutta la Valtellina si presenta così  come  un comparto unito sul territorio anglosassone, che negli ultimi anni ha subito cenni di flessione orientandosi  su altre destinazioni. Un’azione attiva che permette di muovere i primi passi alla riconquista di questo importante mercato.

L’ESERCITO AL TROFEO VANONI SARA’ LA SQUADRA DA BATTERE

La notizia era stata anticipata, con il condizionale, alla conferenza stampa di presentazione della gara, ma ora è arrivata l’ufficialità: il C.S. Esercito con Riccardo Sterni, Martin e Bernard Dematteis sarà al via del 54° Trofeo Vanoni. La notizia, per coloro che conoscono l’ambiente della corsa in montagna, è una vera bomba. I gemelli Dematteis infatti rappresentano il meglio della specialità non solo in Italia, ma a livello mondiale. Agli ultimi mondiali a Tirana hanno conquistato il 3° e 4° posto trascinando l’Italia, insieme a Marco De Gasperi che in Albania fu 5°, all’ennesimo oro a squadre. I due giovani portacolori dell’Esercito vantano già un palmares di primo d’ordine: per Martin tre titoli italiani (2009, 2010 e 2011), argento agli europei di corsa in montagna 2010 e bronzo ai mondiali 2011; per Bernard un titolo italiano (2008), argento agli europei di corsa in montagna nel 2008, tre volte quarto ai mondiali (2008, 2009, 2011),  sono entrambi una presenza fissa in maglia azzura, sia nella corsa in montagna che campestre, e campioni italiani in carica di corsa in montagna a staffetta (titolo vinto con la maglia della Podistica Valle Varaita prima del passaggio all’Esercito),. A Morbegno verranno insieme al compagno di squadra Riccardo Sterni, argento juniores ai mondiali di corsa in montagna nel 2008 e maglia azzurra. Date queste premesse, il C.S. Esercito sarà la staffetta da battere. I giovani militari correranno il Vanoni (per i Dematteis non è la prima visto che vi parteciparono nel 2007 con la maglia della Podistica Valle Varaita) con una motivazione in più: quella di onorare la memoria del capitano Massimo Ranzani, alpino del Battaglion Mobegno caduto in Afghanistan durante una missione di pace, al quale è intitolata la Coppa che andrà alla prima staffetta classificata, insieme al Trofeo Vanoni, triennale non consecutivo. Non si pensi però che l’esito della gara sia scontato, anzi. La concorrenza è più agguerrita che mai. Tra le squadre italiane abbiamo l’Atletica Valli Bergamasche (2ª agli italiani a staffetta e vincitrice al Trofeo Vanoni nel 2009), il G.S. Orobie (3° ai campionati italiani a staffetta) e La Recastello Radici Group (recente vincitrice delle Marmitte dei Giganti). A queste si aggiungano le rappresentative estere: la Gran Bretagna capeggiata da Andi Jones (5 volte vincitore della Snowdon Race), la Francia di Julien Rancon (trionfante l’anno scorso), la Slovenia con Mitja Kosovelj (campione del mondo lunghe distanze 2011), la Repubblica Ceca e la Polonia. Da seguire con attenzione anche due staffette master di primo livello, che hanno le carte in regola per finire nella top ten: l’Atletica Vittorio Veneto capitanata da Lucio Fregona (vincitore di 4 Vanoni a livello individuale e 15 a squadre e campione mondiale nel 1985) e l’Atletica Trento con Antonio Molinari (campione mondiale nel 1996 e tre volte campione europeo) e Don Franco Torresani (oro ai mondiali master nel 2007, oro agli europei master e argento ai mondiali nel 2008). Anche il 28° Vanoni femminile sarà da seguire con attenzione. Dopo tre quarti posti consecutivi la stella del G.S. Valgerola Ciapparelli Alice Gaggi, recente 9ª ai mondiali di Tirana e oro asquadre, cercherà di salire sul podio, possibilmente sul gradino più alto. Ma non sarà cosa facile visto il parterre di questa edizione: la slovena Mateja Kosolvelj su tutte, che a Morbegno già vinse nel 2005 e quest’anno ha chiuso al 6° posto ai mondiali, la britannica Pippa Maddams, che l’anno scorso al Vanoni fu 2ª con il cognome da nubile Jackson ed è in gran forma dopo aver vinto la Snowdon Race, i mondiali lunghe distanze e il titolo nazionale britannico di corsa in montagna, attenzione poi alla ceca Eva Skalnikova, olimpionica di sci di fondo a Vancouver e attuale campionessa nazionale di corsa in montagna, oltre alla polacca Danuta Woszczek anch’essa leader in patria.
Cristina Speziale
Addetto stampa G.S. CSI Morbegno

- 3 giorni al 54° Trofeo Vanoni 2011

                      Ricordi del 53° Trofeo Vanoni...tra tre giorni sarà un'altra storia.


mercoledì 19 ottobre 2011

BOA VISTA ULTRAMARATHON: L'UNDICESIMA EMOZIONE

Supera il numero di 30 iscritti l’edizione 2011 della Boa Vista Ultramarathon, la competizione di trail estremo disegnata lungo il periplo dell’isola di Capo Verde, e che andrà in scena dal 10 al 12 dicembre prossimi. Nel lungo elenco dei partenti contiamo ben 29 concorrenti provenienti dall’Europa di cui f anno parte anche sei donne: esattamente 21 atleti in rappresentanza dell' Italia, a seguire Germania, Austria e persino dalla Finlandia. A questi si sono aggiunti due ultratrailer d'oltreoceano, per la precisione dagli Stati Uniti e Argentina, a testimonianza che l’eco della Boa Vista Ultramarathon ha raggiunto anche le terre americane. Nutrito anche il gruppo dei podisti che provengono dallo stato di Capo Verde, dove la passione per la corsa cresce di anno in anno, anche grazie al forte richiamo della gara casalinga, e per avere la lista completa si dovrà aspettare l'inizio di dicembre.
Naturalmente le iscrizioni restano aperte per gli ultimi indecisi che vogliono correre tra dune, pietre, sentieri e paesaggi mozzafiato lungo il consueto e ormai collaudato tracciato di 150 chilometri da percorre in totale autosufficienza, con un zaino approntato in perfetto stile avventura: sacco a pelo, torcia elettrica, batterie, spille da balia, bussola, telo termico, coltello, accendino, antisettico cutaneo, fischietto, specchio da segnalazione, generi alimentari pari ad un minimo di 4.000 calorie, sali minerali, cappello e occhiali da sole, il tutto per vivere l’avventura in totale sicurezza. Di vitale importanza con una temperatura media di 27° sarà l’acqua: 24 litri verranno consegnati progressivamente dall’organizzazione al raggiungimento dei vari punti di controllo, distanti fra loro dai 9 ai 15 chilometri.
La partenza dall’Italia è prevista mercoledì 7 dicembre con il ritorno fissato per mercoledì 14 dicembre. La gara prenderà il via sabato 10 per concludersi due giorni dopo, entro il tempo limite di 50 ore, e gli organizzatori del Friesian Team, in collaborazione con i partner della manifestazione, hanno definito i piani dei voli e dei soggiorni, così da consentire ai partecipanti di poter essere accompagnati da familiari o amici.
Non solo un’ottima condizione fisica, ma anche una certa strategia di come affrontare la gara oltre ad una buona dose di autocontrollo: queste sono le caratteristiche fondamentali di chi partecipa alla Boa Vista Ultramarathon. L’avversario più temibile? Se stessi! Insomma, la Boa Vista Ultramarathon non è da tutti, ma chi vi partecipa ritorna da quest’isola con un diamante nel cuore che brilla come il sole cocente sotto cui si corre o il cielo stellato d’Africa sotto cui si dorme, perché comunque vada, che si vinca o si perda, alla fine l’importante è correre.



Per avere aggiornamenti questo sugli eventi organizzati dal Friesian Team è sufficiente collegarsi ai seguenti siti internet: www.friesianteam.com e www.boavistaultramarathon.com