19-20 settembre: Chiareggio, in Valmalenco, si
prepara ad ospitare la festa che da decenni accoglie pastori e casari, mandrie
e formaggi alla fine della stagione in alpeggio – sapori, mestieri, folklore
celebrano una festa che richiama ogni anno migliaia di turisti in un contesto
alpino incontaminato
Chiareggio, a 1.800 metri in
Valmalenco, conserva intatto il suo fascino di piccolo borgo alpino, porta
d'accesso ad una dimensione di pura montagna fatta di sentieri, rifugi, boschi,
alpeggi.
E saranno proprio questi ultimi,
con le persone ed il bestiame che ancora oggi li vivono per i tre mesi estivi, ad ispirare ed animare la “Festa
dell'Alpeggio 2015”, giunta il prossimo 19 e 20 settembre alla sua XVI°
edizione.
Così come nulla ha cambiato
l'aspetto, lo spirito ed i riti di Chiareggio negli anni, anche la sua nota
“Festa”, che coincide con il ritorno di alpeggiatori, bestiami ed i loro
prodotti genuini a quote inferiori per il finir della stagione, risulta
immutata nel tempo: la sfilata delle mucche ornate a feste eleggerà il miglior
capo lungo quella stessa via, l'unica e principale di Chiareggio, sulla quale
sarà allestito un banchetto di prodotti tipici d'alpeggio e della Valmalenco
(formaggi, salumi, miele, artigianato, e molto altro ancora).
Già questo, una festa dal sapore
rituale ed antico immersa in una cornice alpina dalla purezza inimitabile, fa
della “Festa dell'Alpeggio” un richiamo imperdibile per le migliaia di
visitatori ogni anno.
Ma gli Organizzatori, (ndr. Consorzio Turistico di Sondrio e
Valmalenco), ad ogni edizioni arricchiscono il programma con iniziative ed
appuntamenti che sappiano evidenziare ad ogni edizione aspetti nuovi e
particolari, così da emozionare ulteriormente i tanti visitatori.
Per il fine settimana del 19 e 20
settembre, la “Festa dell'Alpeggio” 2015 propone novità e graditi ritorni.
Si rinnovano gli appuntamenti con
escursioni guidate in alpeggio o nei rifugi della zona, anche con l'inusuale
accompagnamento dei simpatici alpaca; ed ancora, l'immancabile appuntamento con
la narrazione di storie popolari e leggende attorno al grande falò acceso nei
prati di Chiareggio la sera del sabato. Un bel ritorno, atteso soprattutto dai
piccini, quello del laboratorio degli aquiloni, dove si imparerà a costruire e
far volare il proprio aquilone, trasformando così il cielo della Valmalenco in
una festa di colori e forme ondeggianti. Infine, i più curiosi ed attenti,
potranno partecipare alle degustazioni guidate di formaggi, curate dagli
esperti della locale delegazione ONAF che come ogni anno eleggeranno il miglior
“Scimut”.
Due iniziative, in ultimo,
renderanno ancor più particolare le “Festa” di quest'anno. La domenica,
residenti e visitatori sono invitati a vestirsi appunto per la festa, come una
volta si faceva. Un concorso speciale premierà il più bell'abbigliamento
tradizionale sfoggiato nel corso della giornata, mescolando così tra la folla
colori e fogge d'altri tempi. E l'atmosfera alpina di Chiareggio, infine, si
arricchirà delle voci e delle melodie della montagna, grazie alle esibizioni
che il Coro Armonie in Voce di Chiesa in Valmalenco terrà nei due giorni
affiancato da alcuni cori alpini Lombardi ospitati per l'occasione,
alternandosi con il Corpo Filarmonico di Torre Santa Maria.
Se visitare Chiareggio è uno dei
piaceri che la Valmalenco riserva, partecipare alla sua “Festa dell'Alpeggio” è
un momento che renderà la visita ancor più speciale ed indimenticabile, anche
grazie all'ospitalità ed i menù speciali che albergatori, ristoratori e
rifugisti hanno pensato per l'occasione.
Roberto Pinna
Direttore
Consorzio Turistico
Sondrio
e Valmalenco
Nessun commento:
Posta un commento