sabato 12 luglio 2014

Europei: la montagna è azzurra. Gap (Francia) 12 luglio 2014

UOMINI CAMPIONI, DEMATTEIS ORO E BRONZO –
 La gara più attesa, la più desiderata. Bernard Dematteis corre con il peso del titolo continentale conquistato – clamorosamente - un anno fa nelle montagne polacche di Borovets. Il fratello Martin è dato in grandissima condizione, il team azzurro composto anche da Alex Baldaccini e Luca Cagnati è compatto come non mai. Bernard sceglie una rischiosa gara d’attacco: in testa fin dai primi metri, sfilacciando da subito il gruppo che prova a stargli dietro, soprattutto Robbie Simpson che tignoso lo marca a distanza di una decina di metri. Al passaggio del primo giro sono una ventina i secondi di vantaggio sul fratello e trenta sul britannico. Inseguono nomi importanti della corsa in montagna come quello del turco sei volte campione continentale Ahmet Arslan, del francese Julien Rancon, del rumeno proveniente dall’orienteering Ionut Zinca e dello stesso Baldaccini. La mossa dei Dematteis trasforma i 13,5 chilometri di gara in un incessante inseguimento alle maglie azzurre, in particolare a Bernard. Il cuneese va in fuga, le posizioni si cristallizzano con Simpson secondo e Martin terzo, ma il tignoso scozzese di Banchory nel finale riesce ad avvicinarsi, guadagnando terreno sulla terza e ultima salita. Il campione in carica però non ha dato fondo a tutte le energie: arriva in 56:10, sventolando l'inseparabile Tricolore, fra gli applausi di un pubblico italiano numeroso e rumoroso. Sul traguardo su volta, sperando di scorgere la sagoma identica del fratello, e invece emerge Simpson capace di ridurre il divario sino a 9 secondi (56:19). Il tifo però esplode quando si scorge dietro l’ultima curva l’altro Dematteis. Martin, avvolto in un’altra bandiera, che si prende una medaglia di bronzo tutta cuore in 56:39. "Ho pensato tutto il tempo a mio figlio Matteo, appena nato. Avevo la sua immagine stampata in testa". Quando arriva Luca Cagnati, settimo in 57:59, il titolo a squadre è blindato. Alex Baldaccini, che sta affrontando una stagione un po’ sottotono rispetto allo straordinario 2013, è ventesimo (1h00:24). Il team azzurro domina la classifica a squadre, come spesso è accaduto: primi con 11 punti davanti agli atleti di Sua Maestà, i britannici a 27 punti, e ai francesi padroni di casa, terzi a quota 31.

 DONNE ANCORA D'ORO, GAGGI QUARTA – Le donne della corsa in montagna italiana non tradiscono e portano a casa l’oro a squadre in una gara dominata dalla favorita della vigilia, l’austriaca Andrea Mayr. Il medico viennese costruisce una vittoria individuale in 39:43 che colpisce per l’autorità e il distacco – 1:10 sulla seconda classificata, la slovena Mateja Kosovelj (40:53) – nonostante dia l’impressione di non premere sino in fondo sul pedale dell’acceleratore.Terza, a sorpresa ma non troppo, è l’altra austriaca Sabine Reiner (41:03): l’uno-due delle maglie biancorosse per un attimo spaventa i tifosi azzurri a bordo percorso, ma la classifica finale è tinta di azzurro brillante. Italia prima con 20 punti, con la Gran Bretagna seconda staccata di 11 lunghezze (31 punti) e le austriache di bronzo con 36 punti complessivi. La campionessa mondiale Alice Gaggi passa al primo giro, a metà gara, al terzo posto già in rimonta all’interno di un gruppetto di inseguitrici che comprende Kosovelj e la britannica Emma Clayton. Recupera qualcosa in discesa, “specialità della casa” ma non basta: viene superata da una Reiner che nel secondo tratto di salita ha davvero una marcia in più e quasi arriva a soprendere Kosovelj, brava a respingere al mittente l’assalto. L’azzurra chiude quarta in 41:22, a 19 secondi dal bronzo. Poco distante arrivano il bronzo mondiale Elisa Desco, settima in 42:02 rimontando nel finale la turca Burcu Büyükbezgin, e la vice campionessa europea 2013 Valentina Belotti, nona in 42:40 e non aiutata da un percorso ricco di discese scorrevoli e poco adatte alla sue caratteristiche di “scalatrice”. Più lontana è Elisa Sortini, che onora l’esordio in nazionale con un 31° posto in 45:29. 
JUNIOR UOMINI AL PRIMO TITOLO EUROPEO – 
Una grande prova di squadra porta gli junior a un risultato storico: per la prima volta l’Italia under20 vince il titolo Europeo di corsa in montagna, interrompendo un’egemonia turca che durava dalla prima edizione ufficiale per la categoria, nel 2008 a Zelle (Germania). L’oro a squadre è accompagnato da una piccola delusione individuale, quella di Nadir Cavagna che sperava in una medaglia, anche prestigiosa, ma che sugli 8,1 chilometri sulle Alpi Francesi è bloccato da ripetuti crampi. Il bergamasco di San Pellegrino Terme, fra i favoriti della vigilia, resta con rammarico ai piedi del podio (quinto in 39:23) dominato dal ceco Dominik Sadlo (37:23) seguito dai due turchi Ferhat Bozkurt (37:42, staccato di 19 secondi) e Ramazan Karagoz (38:19). Quarto uno dei due fratelli austriaci Innerhofer, Manuel (38:28). Cavagna taglia il traguardo in 39:23, e alle sue spalle arrivano poco staccati Alberto Vender buon quinto in 39:32 e Diego Ras nono in 40:05. Tre atleti nei primi dieci, con il quarto azzurrino Martino De Nardi 35° in 43:02, issano l’Italia in cima alla classifica per team. È oro, per la prima volta nella storia, a quota 20 punti davanti alla Repubblica Ceca (24) e alla Turchia (26) finora vincitrice incontrastata in ogni edizione della rassegna juniores. 

 JUNIOR DONNE SESTE, E' DOMINIO TURCO – Le turche confermano la forte tradizione nella corsa in montagna a livello giovanile, occupando due terzi del podio con Bahar Atalay e Burcu Subatan, rispettivamente seconda e terza in 22:20 e 22:42. L’oro individuale sfugge però, imprendibile nelle gambe della bionda britannica Georgia Malir risoluta vincitrice in 22:10. Le azzurrine soffrono un po’, scegliendo di farsi forza con una gara di squadra e arrivano in tre nel giro di qualche secondo. È 17esima Alessia Zecca (23:52), 19esima Roberta Ciappini (23:55), 21esima Elena Torcoli (23:57) e 30esima Giulia Compagnoni (24:39). L’Italia under20 femminile è sesta (56) in una classifica dominata dalla Turchia (14) con Gran Bretagna (29) e Francia (37) sul secondo e terzo gradino del podio. 
 Anna Chiara Spigarolo
 (fonte: www.fidal.it)

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