mercoledì 1 maggio 2013

22a Corsa Podistica Portofino-Rapallo - Km 9 raccontata da Cinzia.


E’ domenica 28 aprile e la sveglia suona presto per me; anche se le condizioni meteo non promettono nulla di buono,  si parte: destinazione Camogli, Liguria.

Questa mattina è prevista una gara di corsa a pochi km dalla mia meta: la 22^ edizione della Portofino – Rapallo, su un percorso di 9 km attraverso uno dei tratti di costa più belli e suggestivi d’Italia. Partecipo anch’io!  Arrivo precisa come un orologio alle 8.30 in zona arrivo, dove con piacere vedo che il tempo per ora è abbastanza clemente: niente pioggia, un cielo velato e temperatura gradevole. Ritiro il mio pettorale e me lo appunto sulla canotta mentre mio marito va a cercare un parcheggio. Al telefono gli chiedo dove si trova e cerco di raggiungerlo seguendo le sue indicazioni: peccato che i suoi punti di riferimento siano un po’ troppo comuni da quelle parti: il mare, una rotonda, un ponte.  Peccato che lui sia andato in una direzione e io alla ricerca in quella opposta. Ci rivedremo solo al momento dell’imbarco.

Si, perché la particolarità dei questa gara è che la partenza verrà data nella rinomata località di Portofino  e noi atleti verremo trasportati con il traghetto da Rapallo, dove si trova lo striscione d’arrivo, fino al famoso porticciolo meta di turisti e di vip, che però questa mattina non si sono fatti vedere. Per scarrozzarci tutti sono serviti due traghetti e io, da brava “montanara” , mi sono piazzata proprio davanti, a prua per utilizzare un termine nautico, con tutto il vento in faccia a cavalcare le onde e prendermi qualche spruzzo con un sorriso stampato, felice come una bambina. Chissà cosa avranno pensato i miei compagni di traversata!

Dopo circa 15 minuti eccoci sbarcare a Portofino, dove i passeggeri del primo traghetto che ci hanno preceduti si stanno già riscaldando tra le strette viuzze e nella celebre piazzetta. Il tempo di scendere, depositare gli zaini sul bus navetta, una breve corsetta per sgranchirmi dal lungo viaggio che da  Talamona mi ha condotta qui, ed eccomi, tra altri 210 atleti a me sconosciuti, sulla linea di partenza.

Al via cerco di partire con calma, ho un po’ paura che la levataccia e le tre ore e mezza d’auto mi giochino qualche brutto scherzo. Conosco la strada che ci sta portando verso Rapallo e ogni tanto mi concedo qualche sguardo verso il mare. In realtà mi sento bene, sono rilassata e contenta e osservo la situazione dal punto di vista atletico: ho una donna davanti a me, con un vantaggio che si riduce in modo lento e graduale. La raggiungo e la supero senza troppe difficoltà e poi procedo con il mio passo, senza sapere  la mia esatta posizione. Solo arrivata a circa metà gara, a S. Margherita Ligure, dei turisti mi incitano dicendomi che sono la prima donna. Credo che si sbaglino, penso che forse non hanno visto bene, continuo con il mio passo e con lo sguardo intravedo la località di arrivo. Non manca molto. Altri lungo il percorso mi confermano che sono la prima donna e questo mi infonde coraggio; cerco di tenere il passo dell’uomo dai calzoncini rossi, che fa proprio al caso mio. Insieme a lui raggiungiamo alcuni atleti e guadagnamo qualche posizione; agli ultimi due km mi sgancia aumentando il passo, lo saluto mentalmente e lo ringrazio: io continuo così! Ormai ho fiducia che ce la posso fare, manca un km e sul lungomare oltre le transenne ci sono moltissime persone che ci applaudono e ci incitano. Con lo sguardo cerco le uniche due persone che vorrei vedere: mio marito e il mio piccolo Albero, che mi accompagna con gioia ad ogni mio “pronti - via”, come dice lui. Non li vedo, ma spero che mi stiano guardando. Nessuno mi conosce, ma al mio arrivo vengo festeggiata e applaudita da tutti. Inutile dire che non me l’aspettavo e che sono felicissima. Alla fine anche il cronometro mi conferma che le sensazioni che avevo erano davvero buone, sono soddisfatta dei miei 34’41”  e della mia 18^ posizione assoluta. Festeggio con una bella fetta di focaccia ligure che le gentili signore del ristoro mi offrono.

I miei tre giorni liguri sono iniziati nel migliore dei modi e già penso ad alcuni bellissimi itinerari che dovrò assolutamente percorrere durante il mio soggiorno;  che vacanze sono senza le scarpette da running?
Cinzia Cucchi

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