giovedì 16 agosto 2012

BENO, Enrico Benedetti racconta le sue " 4 gare in 5 giorni"

Sono un po' di anni che cerco di concentrare le gare in pochi periodi durante l'anno, e questo perché preferisco andare a camminare in montagna la domenica che dovermi confrontare su un tracciato agonistico. Sono 18 anni che faccio competizioni e sono un po' saturo.
La settimana di Ferragosto mi permette di avere 4 gare molto ravvicinate, tutte brevi e precedute da un periodo in cui ho la fortuna di potermi allenare bene in altura presso il rifugio ADM a Campo, a m 1744 sopra Ponte in Valtellina. Con queste corse riesco a pagar dazio e lì concentrare la mia stagione agonistica, che comunque mi sento in dovere di affrontare.
Quest'anno, a causa di una tendinite al bicipite femorale che mi si è cronicizzata a febbraio, non sono riuscito ad allenanarmi bene fino a giugno. Poi, all'attenuarsi del fastidio, ho deciso di sottopormi a 3
settimane di allenamento intensivo finalizzate al correre al meglio le 4 gare della settimana di Ferragosto.
ALLENAMENTI

Ho fatto 10 allenamenti a settimana (9 ore complessivamente), mediamente 6 sedute di lento sui 10-15 km e 4 carichi (ripetute, medi o fartleck). Le ho svolte principalmente su percorso ondulato, senza mai fare grandi salite o discese impegnative. Nelle pause diurne tagliavo legna o andavo per funghi. Purtroppo quest'anno il capitano Zugnoni non aveva ferie e così ho dovuto correre sempre da solo, al limite accompagnato da qualche cervo o da un gallo forcello che la sera mi aspettava sul sentiero!
Qualche volta siamo scesi da Campo per altri impegni e in una di queste giornate (3 agosto) sono andato al rifugio Marinelli di corsa salendovi in 55' dal parcheggio sotto la diga di Campo Moro. Non ero mai stato così veloce e ho capito che la forma stava arrivando.
Martedì 7 ho finito la mia preparazione, finalizzandola mercoledì con una scalata di 15 ore sul gruppo del Coca
(http://www.clickalps.com/galleria/admin/forum/viewtopic.php?f=32&t=1614)
che mi ha disintossicato dalla dedizione alla corsa e dal prendere l'attività troppo sul serio: mica sono un professionista!
A riprova di ciò è stata la dieta seguita, basata fondamentalmente sui cibi che mi piacciono: polenta, luganeghe, formaggi; il tutto accompagnato da vino e birra.
Vi assicuro che mangiare pasta in bianco o pollo lesso per me è talmente fonte di depressione che mi farebbe peggiorare tutte le prestazioni.
LE GARE


Qualche giorno di scarico e ho iniziato le gare il 12 a Chiareggio con la "Camminata dei 3 ponti", bella corsa di 6 km su percorso ondulato, dove ho realizzato, nonostante le gambe ancora imballate, il mio personale (21' 49'').
Al pomeriggio passeggiata al lago Pirola, poi il giorno seguente sono risalito a Campo passando i 2 giorni successivi a lavorare al computer e riposare (alla sera solo 30' di lento).
Il 15 mattina corro la "Lanzada-Ponte", gara tutta in salita molto muscolare. Questo tracciato è il più adatto alle mie caratteristiche.
Pure lì realizzo il mio personale (23'35''), abbassando di quasi 40 secondi il record della gara. Secondo è la giovane promessa del CSI Morbegno Marco Leoni (pure lui chiude sotto il vecchio record), terzo l'inossidabile Enzo Vanotti.
Con Marco ci diamo  appuntamento al pomeriggio: seconda manche a Mellarolo (val Gerola), dove si svolge la tradizionale "Camminata del Dos de sant'Antuni", corsa su e giù  per i sentieri del paese. Salita di 16 minuti e discesa tutta da spingere.
Anche qui la spunto e, nonostante le gambe iniziano ad essere pesanti e il tracciato è stato allungato rispetto a quando l'avevo fatto 2 anni fa, chiudo con il mio personale (22' 49'').
Punto tutta la gara sulla salita, dove scollino con un margine tale da potermi gestire e non prendere troppi rischi in discesa. Cammino addirittura le scalinate. Forse Marco, accollato a Graziano Zugnoni, è partito troppo forte nei primi minuti, tanto che un tracotante Alessandro Gusmeroli per poco non gli soffia l'argento.
E il 16 siamo all'ultima gara: la Cursa sui munt di Caspoggio. Mi sveglio al mattino che mi sento un rottame: il tendine fa male; ma è l'ultima e stringo i denti.
Nella lista di partenza ci sono anche Davide Sertore e Alessandro Gusmeroli, due ragazzi che quest'anno sono molto in forma. Anche loro hanno corso ieri arrivando quarto e terzo, uno a Lanzada e uno a Mellarolo, ma si sono evitati la doppia gara e so che se non darò il massimo mi arriveranno davanti.
Oggi affronteremo un tracciato più lungo, di circa 34 minuti, dove c'è una discesa tecnica, in buona parte su prato e, dannazione, piove!
Stessa tecnica: provo a prendere vantaggio in salita per poi gestire.
Anche oggi ci riesco, anzi ho ben più margine del previsto anche se le gambe sono meno brillanti e faccio fatica nei cambi di ritmo.
In discesa pecco di ingenuità e, non volendo prendere rischi, scendo con attenzione; solo  il mio vantaggio si è assottigliato a una ventina di secondi, inizio a spingere.
Ma una, due, e tre volte sbaglio strada.
Così, all'ultimo errore a 400 metri dal traguardo, vengo passato e butto via una vittoria che praticamente avevo già in tasca (nulla da togliere con ciò al bravissimo  Gusmeroli, autore di una discesa da incorniciare).
Un po' scornato eccomi al traguardo, in bilico tra l'amarezza di aver gettato al vento l'ultima gara e la contentezza che con ottimi risultati ho archiviato la mia stagione agonistica, almeno fino alle gradi classiche autunnali.
E ora, finalmente, darò libero sfogo ai miei progetti sulle cime con gli amici!
 
BENO
sito web www.lemontagnedivertenti.com
fotografie http://www.clickalps.com/beno/

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