Dal
7 luglio (inaugurazione alle ore 18) al 22 settembre lo spazio Teca di Chiesa
Valmalenco, Piazza SS. Giacomo e Filippo, su iniziativa di Unione dei Comuni
Lombarda della Valmalenco - Ecomuseo Valmalenco - CAI Sezione Valtellinese
Sondrio, ospita la mostra fotografica “ MONTAGNE DIsGRAZIA” curata da Jacopo
Merizzi.
Il
Monte Disgrazia a 150 anni dalla prima salita, storie di scorribande e imprese
su una montagna sublime dall’Archivio fotografico - storico di Alfredo Corti,
dai paesaggi luce di Jacopo Merizzi e con l’inedita intervista a Nello Corti.
Siamo
nel 1852 britannici Edward Shirley Kennedy, Leslie Stephen, con la guida
svizzera Melchior Anderegg e il collaboratore Thomas Cox, sfidano gli ultimi
pinnacoli di roccia e ghiaccio che li separa dal vertice: non è la lunga salita
che li ha stancati né gli ultimi tratti di roccia che con gli scarponi chiodati
non son cosa facile, ma il lungo viaggio del giorno prima che dalla Val Malenco
li ha portati in carrozza in Val Masino all’hotel Bagni di Masino, ultima
propaggine alla fine della fine del mondo.
Siamo
nel Lombardo Veneto, comandano egregiamente gli Austriaci e la Val di Mello,
che gli inglesi hanno dovuto percorrere per arrivare ai piedi della montagna, è
infestata da pericolosi selvaggi.
Ancora
pochi passi ed arrivano sulla cima: è una vetta
strepitosa, una guglia di ghiaccio slanciata nel cielo. E’ una salita
Gloriosa, è un pizzo Bello, è semplicemente il Disgrazia una delle più
spettacolari montagne delle Alpi.
Pochi
anni dopo, nell’ottanta, nasce a Tresivio (So) Alfredo Corti da padre e nonno
medico con tre grandi passioni nel cuore: la scienza, l’alpinismo e la
fotografia... e forse è più corretto aggiungere anche il Disgrazia che
fotografò: prima con il grande banco ottico 13 x 18 poi con la grossa macchina
fotografica 9 x 12 ed infine nel futurista formato stereoscopico 6 x 12
lasciandoci centinaia di lastre di vetro...
Cento
anni ci separano anche dalla nascita di un altro grande della Val Malenco: Giacomo
Schenatti che nel 1934 col suo cliente venne a capo della lucente parete Nord.
Poi
ancora il Bianco che come un fulmine, lo discese con gli sci...
Esploratori,
escursionisti, fotografi, alpinisti tutti verso questa punta isolata di
ghiaccio.
Innamorati
e stregati da una montagna di luce, una Montagna di Grazia.
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