martedì 3 luglio 2012

Mostra fotografica “ MONTAGNE DISGRAZIA”


Dal 7 luglio (inaugurazione alle ore 18) al 22 settembre lo spazio Teca di Chiesa Valmalenco, Piazza SS. Giacomo e Filippo, su iniziativa di Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco - Ecomuseo Valmalenco - CAI Sezione Valtellinese Sondrio, ospita la mostra fotografica “ MONTAGNE DIsGRAZIA” curata da Jacopo Merizzi.

Il Monte Disgrazia a 150 anni dalla prima salita, storie di scorribande e imprese su una montagna sublime dall’Archivio fotografico - storico di Alfredo Corti, dai paesaggi luce di Jacopo Merizzi e con l’inedita intervista a Nello Corti.

Siamo nel 1852 britannici Edward Shirley Kennedy, Leslie Stephen, con la guida svizzera Melchior Anderegg e il collaboratore Thomas Cox, sfidano gli ultimi pinnacoli di roccia e ghiaccio che li separa dal vertice: non è la lunga salita che li ha stancati né gli ultimi tratti di roccia che con gli scarponi chiodati non son cosa facile, ma il lungo viaggio del giorno prima che dalla Val Malenco li ha portati in carrozza in Val Masino all’hotel Bagni di Masino, ultima propaggine alla fine della fine del mondo.

Siamo nel Lombardo Veneto, comandano egregiamente gli Austriaci e la Val di Mello, che gli inglesi hanno dovuto percorrere per arrivare ai piedi della montagna, è infestata da pericolosi selvaggi.

Ancora pochi passi ed arrivano sulla cima: è una vetta  strepitosa, una guglia di ghiaccio slanciata nel cielo. E’ una salita Gloriosa, è un pizzo Bello, è semplicemente il Disgrazia una delle più spettacolari montagne delle Alpi.

Pochi anni dopo, nell’ottanta, nasce a Tresivio (So) Alfredo Corti da padre e nonno medico con tre grandi passioni nel cuore: la scienza, l’alpinismo e la fotografia... e forse è più corretto aggiungere anche il Disgrazia che fotografò: prima con il grande banco ottico 13 x 18 poi con la grossa macchina fotografica 9 x 12 ed infine nel futurista formato stereoscopico 6 x 12 lasciandoci centinaia di lastre di vetro...

Cento anni ci separano anche dalla nascita di un altro grande della Val Malenco: Giacomo Schenatti che nel 1934 col suo cliente venne a capo della lucente parete Nord.

Poi ancora il Bianco che come un fulmine, lo discese con gli sci...

Esploratori, escursionisti, fotografi, alpinisti tutti verso questa punta isolata di ghiaccio.

Innamorati e stregati da una montagna di luce, una Montagna di Grazia.


Nessun commento:

Posta un commento