martedì 5 febbraio 2013

Candidati alla Presidenza Fidal Comitato Provinciale di Sondrio


E’ fissata per il 18 febbraio prossimo a Sondrio presso la sede del CONI,  l´Assemblea Elettiva Ordinaria del Comitato Provinciale FIDAL di Sondrio.
La FIDAL è chiamata ad eleggere il nuovo presidente della Fidal Sondrio e i 5 Consiglieri che formeranno il direttivo.
Tra i candidati alla carica di Presidente provinciale, ci saranno Rocco Ruffoni  e Giovanni Mauro.
Conosciamo meglio i due candidati con una breve e doppia intervista.

Giovanni Mauro
Età  - 36 anni
Funzionario dell’Azienda Ospedaliera, Responsabile dell’economato Aziendale
Già arbitro nazionale della serie B di calcio a 5, amante della corsa in piano (ha già partecipato a 8 maratone – 3h 31’ il suo record, svariate ½ maratone – 1h 34’ il suo record), della corsa in montagna (ha partecipato a svariate skyrace).

Rocco Ruffoni
Età: 54 anni
Ex appartenente alla Polizia di Stato. Attualmente in pensione.
Sposato, con una figlia di 19 ed un figlio di 15 anni, entrambi impegnati nell’atletica. Attualmente pratico l’attività agonistica, svolgo il ruolo di tecnico del settore giovanile e sono componente, da circa quindici anni, del consiglio direttivo del Gruppo Sportivo Valgerola, società di atletica che svolge la propria attività nel comprensorio di Morbegno in bassa Valtellina.
Perché ha deciso di candidarsi
Giovanni Mauro
Amo lo sport e oltre a praticarlo vorrei essere utile anche nel promuoverlo, quindi rivolgere la mia passione e il mio impegno alla diffusione dell’attività fisica in tutte le sue sfaccettature.
Rocco Ruffoni
La passione che mi lega all’atletica e la necessità di condividere l’esperienza che  ho maturato nell’impegno, come consigliere e tecnico del settore giovanile, che sto portando avanti con il GS Valgerola, volto a promuovere l’attività sportiva, sia nei suoi contenuti agonistici che in quelli più strettamente legati alla socializzazione ed allo sviluppo della persona.
Sono già due buone ragioni.
Infatti, penso che uno dei  “valori” da perseguire non solo nell’atletica ma in tutti sport in generale, oltre a quello finalizzato alla formazione sportiva, sia quello rivolto all’aggregazione sociale ed educativa verso la crescita dei nostri giovani, nell’attuale contesto umano e territoriale, in continua evoluzione.
Inoltre, la mia nuova condizione di pensionato mi consente di dedicare più tempo ed energie per realizzare in modo concreto quanto è possibile al fine di promuovere e mantenere sempre ai più alti livelli il movimento dell’atletica in provincia.

Quali i punti salienti del suo programma
Giovanni Mauro
Aiutare ed essere vicini a tutte le società che investono tempo e risorse nell’educazione fisica dei giovani e dei giovanissimi, cercare di promuovere l’atletica nelle scuole, promuovere e mettere in luce manifestazioni sportive per sviluppare il territorio.
Rocco Ruffoni
In primo luogo va riconosciuto che l’atletica in provincia ha raggiunto livelli ottimali sia in tema di organizzazione e svolgimento delle manifestazioni sportive che dal punto di vista dei risultati agonistici dei singoli atleti.
In questa circostanza, non ritengo sia utile predisporre un programma dettagliato di intervento o di cose da fare nel corso del prossimo mandato.
Sicuramente, per quanto riguarda l’organizzazione ed il livello delle manifestazioni o degli eventi sportivi, verranno prese in considerazione le proposte che saranno formulate dalle società e dai gruppi sportivi, favorendone il compimento con il supporto del comitato provinciale. 
A livello provinciale, vanno comunque riconosciute alcune criticità nello svolgimento dell’attività di atletica, sulle quali si dovrà trovare il modo di intervenire, che si posso cosi riassumere:
- la situazione degli impianti sportivi, sia per il ridotto numero di strutture adeguatamente attrezzate di cui disponiamo, sia per la fruibilità delle stesse che spesso si scontra con i gestori che ne limitano l’uso, specialmente nel settore dei lanci. Tematica, quella degli impianti, particolarmente sofferta nel comprensorio di Morbegno, bacino di utenza di diverse e numerose società di atletica della Bassa Valtellina e Valchiavenna;
- la formazione dei tecnici, dei giudici di gara, che in provincia soffrono della carenza di personale, con l’immissione, si spera, di nuove risorse umane da pescare tra i giovani delle società e dei gruppi sportivi, ma anche dalla società civile;
- la formazione dei dirigenti sportivi in relazione alle innovazioni introdotte dalle norme che regolano la gestione degli enti e delle società sportive, che non ammettono ignoranza.  Della problematica se ne sta occupando anche il comitato regionale e la situazione va seguita;
- una delle problematiche che di recente è emersa e che mi sento di sostenere è quella che fa riferimento al mondo della scuola, in seguito alla cancellazione dei giochi studenteschi provinciali di corsa campestre. Si dovranno trovare, soprattutto con l’interessamento delle società e dei gruppi sportivi provinciali,  nuove e  anche inedite forme  di relazione e collaborazione con gli istituti scolastici della scuola primaria e secondaria di primo grado, attraverso contratti con le rispettive dirigenze e/o docenti di motoria, per favorire il recupero di quella tradizionale attività di atletica, che coinvolgeva la quasi totalità degli alunni, con manifestazioni dapprima a carattere di istituto e locale per poi confluire nei giochi studenteschi provinciali di corsa campestre e pista;
- al momento non si registrino particolari problemi per quanto riguarda l’attività del settore assoluto e master, particolarmente attivo e vivace per quanto riguarda  le attività sia su strada che nella corsa in montagna. Comunque, sarà cura del nuovo comitato provinciale attivarsi per la soluzione delle criticità che verranno segnalate, sia dal punto di vista organizzativo che  di calendario.    

Quali le criticità attuali del comitato provinciale della Fidal (se ce ne sono)
Giovanni Mauro
Non vedo criticità nel movimento nel comitato Provinciale, per questo so che fortunatamente mi muoverò nel solco già ben tracciato da chi mi ha preceduto.
Rocco Ruffoni Personalmente penso che il comitato provinciale uscente abbia operato bene.
Un esempio dei risultati raggiunti, oltre alle manifestazioni maggiori, ne è il circuito per esordienti che di recente ha visto una eccellete esibizione indoor ad Albosaggia.
La nomina di un referente tecnico provinciale giovane e preparato è inoltre il valore aggiunto al movimento dell’atletica.
Dalle basi poste nel corso del mandato precedente si dovrà partire per costruire il futuro dell’atletica in provincia, con il coinvolgimento di tutte le risorse umane e finanziarie disponibili per la promozione di tutti i settori, strada, montagna e pista e di tutte le categorie, a partire dagli esordienti, ragazzi, cadetti ecc.. e sino ai master e veterani.

CONI e istituzioni tra gli interlocutori principali per chiedere
Giovanni Mauro
di vedere lo sport come  mezzo per la salute, mezzo per lo sviluppo dell’individuo, mezzo di promozione turistica del territorio. Inoltre per chiedere di investire nella cultura sportiva che significa raggiungere obiettivi importanti in maniera genuina, non con l’aiuto di sostanze dopanti.
Rocco Ruffoni
.. al CONI una maggiore attenzione all’attività dell’atletica, promuovendo iniziative comuni finalizzate a costruttivi rapporti con gli organi scolastici provinciali, per il recupero dei già citati campionati studenteschi e le altre attività svolte con la scuola.
Per quanto riguarda le istituzioni, gli enti e le amministrazioni locali dovrà essere mantenuto un costante rapporto rivolto al sostegno anche economico dell’intera attività della FIDAL in provincia nonché per gli interventi volti al potenziamento delle strutture sportive.
Fidal e mondo degli amatori da sempre un rapporto conflittuale come riavvicinare le due realtà
Giovanni Mauro
la sola presenza di un amatore alla presidenza da sola non è sufficiente, ma è un inzio. Aiutare le società che intendono organizzare piccole manifestazioni sportive inserendo sempre di più la aperta partecipazione agli amatori, organizzare gare a staffetta su piccole e medie distanze. Quando due persone non vanno d’accordo una delle due deve fare il primo passo, in questo caso è certamente la fidal che deve proporsi.
Rocco Ruffoni
Sostanzialmente la tematica in argomento si riallaccia al fatto che dai 23 anni si può scegliere se tesserarsi da senior o da amatore fino ai 34 anni di età. La differenza sostanziale tra le due categorie è il livello dell'atleta. Di solito fanno parte della categoria amatori 23-34 anni atleti di livello medio che consapevoli di non poter più conseguire risultati di prestigio scelgono questo tipo di tesseramento.
Vi sono poi differenze cosi dette “burocratiche” del tipo che gli amatori possono partecipare a determinate gare piuttosto che altre, ed esempio non possono partecipare ai campionati assoluti ecc.. .
Dai 35 anni in poi sia la categoria senior che amatori passano nella categoria master M35 e avviene quindi la  riunificazione delle categorie senza più distinzioni.
Al momento non sono sufficientemente informato sulla problematica a livello locale.
Sicuramente è un settore di interesse che andrà approfondito in sede di programmazione e organizzazione delle manifestazioni sportive.
Come dividerai i compiti all’interno del comitato e se ti appoggerai a persone esterne con esperienze e capacità nei vari campi dell’atletica
Giovanni Mauro
quando si riveste una carica di rilievo per non fallire è necessario contornarsi di persone capaci e, aggiungo, appassionate. Chi subentrerà alla presidenza Fidal non potrà fare a meno dell’esperienza di chi spende lì il proprio tempo da diversi anni: semmai vi dovranno essere delle future staffette nei ruoli e nei compiti, questo avverrà nel tempo
Rocco Ruffoni
Qualora verrò eletto presidente penso di dover distribuire i compiti valorizzando per ciascun componente del consiglio le proprie aspettative, conoscenze e competenze professionali, maturate nel loro ambito lavorativo o di interesse (gestionale, amministrativo, informatico, ecc..).
Inoltre, al fine di favorire le pari opportunità, intendo proporre alla carica di vice presidente una rappresentante femminile.
Sicuramente, sarà fatto ricorso a persone con esperienza e capacità nei diversi campi dell’atletica per consigli, proposte e osservazioni di ogni tipo, ricorrendo alla riconferma dei alcuni incarichi e, in caso di necessità, alla nomina di nuovi incarichi o mansioni anche ad esterni.
Saranno, inoltre, bene accettate le idee, i progetti ed i suggerimenti formulati dai dirigenti delle società e dei gruppi sportivi, dai tecnici, dai giudici di gara e da chiunque altro, finalizzati a promuovere e migliorare il movimento dell’atletica in provincia, secondo “… il principio di democrazia e di partecipazione di chiunque in condizioni d'uguaglianza e di pari opportunità…” (art.1, Statuto federale).

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