sabato 19 febbraio 2011

SELLARONDA 2011 TUTTE LE INTERVISTE

Tony Sbalbi e Alain Seletto, primi classificati

Alain Seletto

Sono molto soddisfatto di questo primo posto, è una vittoria che io e Tony ci siamo guadagnati soprattutto sulla salita del Pordoi, eravamo alcuni secondi dietro Daniele e Graziano (Pedrini – Boscacci, ndr), e siamo riusciti a recuperare nel tratto finale.
La nostra era una strategia pensata, infatti fin dall’inizio avevamo deciso di partire senza strafare, per giocarci poi il tutto per tutto negli ultimi km. L’inizio gara per me è stato particolarmente duro, visto anche il piccolo incidente ad una gamba alla partenza. Durante le prime salite ho sofferto, ma poi ho pensato solo a fare bene la mia corsa.
La Sellaronda è un gara che mi piace molto, questa è la seconda volta che partecipo e i ricordi positivi che avevo sono stati riconfermati.

Tony Sbalbi

Per me è la prima volta alla Sellaronda Skimarathon, anche se conoscevo già questi bellissimi paesaggi, che ho avuto la possibilità di visitare durante una gara di Coppa del Mondo.
La nostra rimonta è stata nel finale, come ha detto Alain, e sono davvero contento per questo primo posto, anche perché iniziare in positivo fin dalla prima partecipazione è un bel traguardo personale.

Graziano Boscacci e Daniele Pedrini, secondi classificati

Dura, è stata dura. Siamo un po’ dispiaciuti perché l’abbiamo buttata via alla fine. Siamo stati davanti per oltre metà gara, ma sul Pordoi ci siamo un po’ persi. Seletto e Sbalbi hanno probabilmente scelto anche pelli migliori e noi avevamo speso forse troppo fino a quel momento.
Ai passaggi da Corvara e Arabba ci sembrava ormai quasi fatta, ma è proprio vero che non bisogna mai dire mai.
Peccato perché avremmo potuto vincere in grande stile questa nostra prima Sellaronda insieme. 

Philip Goetsch e Ivo Zulian, terzi classificati

Ivo Zulian

La nostra gara è stata decisa nel finale, sul Pordoi eravamo quarti e abbiamo capito che dovevamo tentare il possibile per raggiungere il podio. Da Canazei in poi abbiamo mantenuto un’andatura regolare, forse potevamo rischiare un po’ di più in discesa e fare meglio, ma sono comunque contento del risultato e non mi lamento.
Devo dire che ora sento tutta la stanchezza, ma la soddisfazione riesce a farmi dimenticare dolori e crampi.

Philip Goetsch

Ivo è stato grandioso stasera. Sul Pordoi ero in serie difficoltà e mi ha tirato con il cordino, poi ci siamo un po’ ripresi e siamo risaliti fino alla terza posizione.
In partenza non sono andato troppo bene, il mio frontalino non funzionava e ringrazio uno del pubblico che mi ha regalato il suo. Poi la gara è andata abbastanza bene fino al Pordoi dove, come dicevo, ho sentito parecchio la fatica. Ma va benissimo così, sono davvero felice del terzo posto.

Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli, prime classificate

Roberta Pedranzini

Questa è una gara meravigliosa. Se poi vinci ancora meglio. Siamo sempre state a testa bassa a cercare di tenere il nostro ritmo dall’inizio alla fine. Francesca davanti e io dietro. Credo che sia un po’ questo il segreto per prove di questo genere.
Sinceramente non abbiamo pensato troppo a chi stava dietro, il nostro obiettivo era il traguardo e ci siamo arrivate per prime. Devo ammettere che il clima ha giocato un ruolo molto importante stasera, non era troppo freddo e non c’è stato quasi mai vento. Insomma l’ideale per correre una gara così.

Francesca Martinelli

Sulla carta eravamo le favorite, però in una gara così lunga non si può mai sapere e la crisi può essere sempre dietro l’angolo. Oggi è filato tutto liscio, eravamo entrambe in gran forma dall’inizio alla fine, e siamo partite subito “alla carica”. La nostra gara è stata molto regolare, e la vittoria è dovuta anche al tempo atmosferico, che è stato dalla nostra parte regalandoci temperature miti, e soprattutto al calore del pubblico è stata per noi vera e propria benzina. Transitare attraverso il centro dei paesi è uno spettacolo unico, soprattutto ho apprezzato il tratto aggiunto a Canazei, davvero spettacolare. Questa è la terza Sellaronda che corriamo in coppia, ad attrarci sono soprattutto i paesaggi e la possibilità di confrontarsi con uno “squadrone” sempre ben nutrito di partecipanti. Indipendentemente dal risultato, questo tipo di competizioni sono una sfida con se stessi, ed oggi sono molto soddisfatta della “partita” giocata.

Patrizia Wacker e Barbara Gruber, seconde classificate

Patrizia Wacker

La nostra gara di oggi è stata fantastica, siamo riuscite a creare un buon gioco di squadra e la sintonia tra noi due era ottima. Per me questa è la terza volta alla Sellaronda, mentre per Barbara è la seconda. Questo è davvero un evento unico, piace molto ad entrambe e siamo sempre felici di tornare. Oltre ai percorsi, sono punti di forza anche lo spirito di sana competizione tra i partecipanti e il tifo del pubblico, che non manca mai.

Oswald Santin, presidente del comitato organizzatore

Il bilancio di questa edizione numero 16 è assolutamente positivo, e sono felice di aver ricevuto commenti positivi sia dagli atleti sia dal pubblico. La Sellaronda Skimarathon vanta un percorso molto suggestivo, con l’attraversamento dei quattro passi Gardena, Campolongo, Pordoi e Sella, ma un elemento su cui ho voluto concentrare le forze dell’organizzazione è stato il passaggio attraverso i centri abitati. Abbiamo aggiunto un lungo tratto attraverso Canazei e steso neve artificiale nella “passerella” finale verso il traguardo di Selva, così anche il pubblico ha potuto seguire e tifare meglio gli atleti. Le gare di scialpinismo in quota sono senza dubbio fantastiche, ma il passaggio nei centri abitati è una “chicca” che solo poche competizioni possono offrire, e la Sellaronda Skimarathon è una di queste.

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