Saro Naso, il tecnico che lo ha scoperto e lo sta svezzando con la bravura e
la pazienza che da sempre gli appartengono, qualche mese fa aveva annunciato
senza remore: “Ho in mano un ragazzo destinato a diventare il più forte
specialista italiano degli 800 metri”. Con i giovani è sempre bene andare
cauti. E solo il tempo dirà se Saro – che per la verità mai si era sbilanciato
a tal punto, nemmeno con un’atleta del calibro di Marta Milani - è stato buon
profeta. Ma intanto Guido Lodetti ha appena posato la prima pesante pietra
della sua ancor giovanissima carriera. Giovedì scorso, all’Arena di Milano, il
diciassettenne portacolori dell’Atletica Bergamo ’59-Creberg ha realizzato
infatti sugli 800 metri la prestazione tecnica più importante mai firmata da un
giovane bergamasco, considerando tutte le specialità dell’atletica. In un
meeting regionale, ha fermato infatti il cronometro a 1’50”79, tempo con il
quale ha demolito il primato personale di quasi 3 secondi e mezzo.
la pazienza che da sempre gli appartengono, qualche mese fa aveva annunciato
senza remore: “Ho in mano un ragazzo destinato a diventare il più forte
specialista italiano degli 800 metri”. Con i giovani è sempre bene andare
cauti. E solo il tempo dirà se Saro – che per la verità mai si era sbilanciato
a tal punto, nemmeno con un’atleta del calibro di Marta Milani - è stato buon
profeta. Ma intanto Guido Lodetti ha appena posato la prima pesante pietra
della sua ancor giovanissima carriera. Giovedì scorso, all’Arena di Milano, il
diciassettenne portacolori dell’Atletica Bergamo ’59-Creberg ha realizzato
infatti sugli 800 metri la prestazione tecnica più importante mai firmata da un
giovane bergamasco, considerando tutte le specialità dell’atletica. In un
meeting regionale, ha fermato infatti il cronometro a 1’50”79, tempo con il
quale ha demolito il primato personale di quasi 3 secondi e mezzo.
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