martedì 23 agosto 2011

11° SENTIERO DELLE GRIGNE TROFEO SCACCABAROZZI

“Parterre di livello internazionale per la finale di Coppa del Mondo 2011”
Cominciano ad arrivare le prime importanti adesioni per il Trofeo Scaccabarozzi che domenica 18 settembre calerà il sipario sulla Skyrunner World Series 2011. Già finale di Coppa nel 2008, la kermesse delle Grigne è stata nuovamente scelta dalla federazione internazionale come location ideale per ospitare questo attesissimo evento. Scelta motivata non solo dalla spettacolarità e tecnicità del suo tracciato, ma anche dall’abilità organizzativa che lo staff di Paolo Bellavite ha saputo dimostrare edizione dopo edizione.
A poco meno di un mese dalla fatidica data, sono già di versi i campioni di caratura internazionale che hanno già segnato sulla loro agenda agonistica quello che di fatto è un appuntamento da “non bucare”. Tra loro vi è il britannico del Team Salomon International Tom Owens. «Nel 2008 ha già gareggiato sulle Grigne e devo dire che la gara mi è piaciuta moltissimo – ha esordito -. Ad inizio stagione, quando ho visto che era nuovamente inserita nel circuito di Coppa come finale ho subito deciso che l’avrei nuovamente corsa».    
Dopo 3 anni torni quindi allo Scaccabarozzi. Con quali obiettivi?
«La SkyMarathon è una gara dura, tecnica e spettacolare. Il mio obiettivo principale sarà quello di cercare di completare il percorso e finire bene. Poi si vedrà. Come al solito, sul piazzamento in classifica dipenderà anche dal livello della concorrenza che, vista la caratura dell’evento, sarà ancora una volta altissima».
Per caratteristiche sei un atleta che va molto bene sui tracciati lunghi, tecnici e con lunghe discese dove sai recuperare diverse posizioni.... La Skymarathon delle Grigne sembra quindi fatta apposta per te!!!
«La SkyMarathon delle Grigne è una delle gare più belle che abbia mai fatto ed è questo uno dei motivi che mi ha spinto a ritornarvi. Il percorso e  il terreno sono fantastici e adatti alla mia tecnica di corsa. Lo Scaccabarozzi è qualcosa più di una semplice gara…Si tratta di un'avventura totale».
 Ora che conosci il percorso, lo affronterai in modo diverso rispetto al tuo esordio 2008?
«Al mio esordio sulle Grigne non sono andato male  e mi piacerebbe provare a fare bene anche quest'anno. So di valere qualcosa in più rispetto al mio precedente piazzamento, per questo partirò con il preciso intento di provare a migliorarmi. Non per niente, un mese fa in occasione del Giir di Mont, sono sceso da Premana a Pasturo per provare parte del tracciato. Ho affrontato i tratti più tecnici per imprimermeli bene nella memoria».
A Zegama  sei stato  in grado di mettere in difficoltà Kilian Jornet. Date tali premesse proverai ad attaccare il suo record sulle Grigne o ritieni che sia intoccabile?
«Non credo che potrò minimamente avvicinarmi al primato di Kilian. Lui è il numero 1. Ricordo di essere stato più lento di lui di ben 15 minuti nel 2008… Meglio quindi non pensare ai suoi tempi, ma provare a correre sui miei standard. Darò il massimo, poi quello che verrà andrà sicuramente bene».
Dovessi descrivere questa gara ad un debuttante come la definiresti e quali consigli gli daresti per interpretarla nel migliore dei modi?
«Lo Scaccabarozzi è una gara che non si può improvvisare. Presenta una prima parte molto corribile, ma poi è molto tecnica e bisogna essere concentrati mentalmente e rilassati fisicamente sulle creste alte e lungo i tratti esposti. Essendo molto lunga,  un ritmo non eccessivo è fondamentale per risparmiare energie in vista delle salite impegnative .... Non c'è niente di peggio che restare a secco di energie con molti chilometri ancora da percorre. Ma non spaventatevi: la gara delle Grigne ha uno scenario talmente bello che la fatica passa in secondo piano».
Maurizio Torri

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