Giornata meteo turbolenta: sole, nebbia e neve per la 35.a edizione della gara fassana
Grande performance di Damiano Lenzi che ha la meglio su Mair e Follador
Gare da sottolineare per Elena Nicolini, Simone Bettega, Giovanni Lastei e Soppelsa
Organizzazione perfetta di Val di Fassa Sport Events
Damiano Lenzi |
“Alpini” nuovamente protagonisti a Passo San Pellegrino. Damiano Lenzi, portacolori del CS Esercito, é il 35° vincitore della Polartec Pizolada delle Dolomiti, ed ha “copiato” l’impresa del compagno di squadra Eydallin che trionfò lo scorso anno.
Tra le donne Elena Nicolini ha bissato il successo di papà Franco, primo sul podio nel 2004 nell’anno in cui vinse Arianna Follis.
Nella gara giovanile, infine, successi di Simone Bettega tra gli junior e di Giovanni Lastei, primo dei cadetti.
Dal punto di vista meteorologico, la giornata è stata così così. Dopo la pioggia della notte il cielo si è squarciato, ma prima del via una fitta nebbia ha avvolto Passo San Pellegrino, tanto che la partenza è stata ritardata di quasi mezz’ora per consentire al personale di soccorso di raggiungere i punti in quota.
I pronostici erano chiari, l’azzurro Damiano Lenzi era il più forte sulla carta, e lo è stato anche in pista. Sulla prima salita il gruppo era ancora compatto, un po’ allungato per la verità fino allo scollinamento della Forcella di Val, ma a Fuciade al secondo cambio pelli Alessandro Follador e Damiano Lenzi hanno cercato di avvantaggiarsi scrollandosi di dosso gli avversari più temibili.
Dietro sulle loro “tracce” si sono gettati subito Trettel e Mair, secondi rispettivamente nel 2010 e 2009. Sulla successiva salita che portava in Val di Tasca ed allo scollinamento della Forcella Laghet se ne sarebbero viste delle belle, ma evidentemente Lenzi non era dell’idea di condividere la scena con i rivali, e prima di infilare la Val di Tasca ha pensato bene di inserire il turbo e di staccarsi da Follador, a sua volta tallonato da Trettel, Mair e leggermente staccati Zulian, Dezulian e Beccari. Fino a tre quarti della salita le condizioni meteo si erano messe al bello, poi dal fondo valle è salita velocissima una nebbia che ha avvolto tutta la montagna, anche la discesa dalla Forcella Laghet, una discesa micidiale, per atleti rodati.
Ad apparire per primo in forcella il piemontese dell’Esercito, poi dietro seguivano gli stessi atleti che al “pulpito”, a metà salita, erano passati nell’ordine.
Al successivo cambio pelli il colpo di scena. Dopo il primo passaggio di Lenzi, seguito ad oltre 2’ da Follador, dietro Trettel rompeva l’attacco dello sci, una persecuzione per il giovane emergente fiemmese, disguido capitato anche una settimana fa. Costretto a fermarsi, lasciava così il terzo posto in mano a Mair che nella successiva salita verso Col Margherita riusciva ad agganciare Follador, apparso molto stanco. Zulian accusava un forte dolore alla caviglia, che fasciava con la “pelle” di scorta.
L’ultimo tratto del Col Margherita era da affrontare a piedi con gli sci sullo zaino, pane per i denti di Lenzi che aumentava ancora il vantaggio scollinando con oltre 3’. A quel punto mancava davvero poco e sicuramente Mair, secondo, non lo avrebbe potuto impensierire. Dietro scollinava quindi Follador, avvicinato nel finale della salita da Beccari, con Dezulian a vista.
La gara a quel punto era decisa, mancava solo un breve strappo verso Forcella Vallazza poi il rush finale verso il traguardo, che Damiano Lenzi tagliava in tutta scioltezza, concedendo un bel salto a fotografi e telecamere. Il cronometro ha continuato a correre impietoso, fermandosi 3’9” più tardi al sopraggiungere di Friedl Mair, ottimo secondo che nelle ultime battute ha rosicchiato a Follador 1’12”. Appena giù dal podio Beccari seguito da Dezulian e da Alex Salvadori, che ha avuto un finale fulminante.
La gara femminile ha avuto poca storia, con la figlia d’arte Elena Nicolini uno scalino - e non solo quello del podio - sopra tutte. Ketty Margoni, pur … litigando col cronometro, ha chiuso quasi 20’ più tardi con la terza, Francesca Lavezzari, addirittura a 54’, arrivata quando a Passo San Pellegrino stava nevicando.
Nella gara Master, sul podio sono finiti Ferruccio Soppelsa, Erich Dejori e Fabrizio Ghetta. Bella anche la gara giovanile con il primierotto Simone Bettega capace di fare subito il vuoto sul percorso corto, quasi 1100 metri di dislivello contro i 1990 dei senior, mentre primo ed unico cadetto è risultato Giovanni Lastei.
Il tempo come detto ha fatto le bizze, tuttavia il perfetto sincronismo degli organizzatori ha fatto “girare” tutto per il meglio, un’organizzazione quella di Val di Fassa Sport Events ben collaudata e che sta già guardando alla prossima Val di Fassa Bike.
La Polartec Pizolada delle Dolomiti rimane sempre una delle più appassionanti decane dello scialpinismo, ma i 35 anni non li dimostra proprio.
Info: www.pizolada.it
Classifica Senior
Maschile:
1 Lenzi Damiano Cs.Esercito 02:06:03.00; 2 Mair Friedl Mountain Ski Ssv Taufers 02:09:14.09; 3 Follador Alessandro Dolomiti Ski Alp 02:10:26.12; 4 Beccari Filippo Ski Team Fassa - Bela Ladinia 02:13:03.43; 5 Dezulian Riccardo Bogn Da Nia 02:13:37.80; 6 Salvadori Alex Alpin Go Val Rendena 02:14:04.34; 7 Zulian Ivo Bogn Da Nia 02:19:55.34; 8 Craffonara Lois Badiasport Asd 02:19:58.05; 9 Galizzi Davide Brenta Team 02:22:56.27; 10 Pierantoni Davide Sci Cai Schio 02:24:24.57
Femminile:
1 Nicolini Elena Sc.Brenta Team 03:04:50.22; 2 Margoni Ketty Us. Dolomitica 03:24:46.38; 3 Lavezzari Francesca Dolomiti Ski Alp 03:58:10.05; 4 De Francesch Nada Dolomiti Ski Alp 03:58:12.61
Classifica Giovani:
1 Bettega Simone Sc. San Martino 01:24:38.96; 2 Faccini Jeremy Sc.Brenta Team 01:28:33.74; 3 Campadel Cristian Dolomiti Ski Alp 01:37:16.06; 4 Guadagnini Martino As Cauriol 01:40:31.09; 5 Follador Daniele Dolomiti Ski Alp 01:40:32.01
Classifica Master:
1 Soppelsa Ferruccio Sc. La Valle Agordina 02:39:31.45; 2 Dejori Erich Bogn Da Nia 02:47:39.10; 3 Ghetta Fabrizio Ski Team Fassa - Bela Ladinia 02:50:20.64; 4 Ioriatti Giuliano Sc. L'arcobaleno Asd 02:50:55.73; 5 Bortoluzzi Alessandro Sc. Ponte Nelle Alpi 02:58:06.75
Fonte : newspower
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