atleta del G.S. Valgerola Ciapparelli, maglia azzurra di corsa in montagna
Età: quasi 24
Sposata con Giovanni Tacchini (atleta del G.S. CSI Morbegno, skyrunner e scialpinista)
Titolo di studio: laurea triennale in valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano
Titolo di studio: laurea triennale in valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano
Professione: tecnico apistico
Curriculum:
campionessa italiana di corsa in montagna cat. juniores (2006)
campionessa italiana di corsa in montagna cat. promesse (2008, 2009)
4ª classificata Campionati mondiali di corsa in montagna cat. juniores (Turchia 2006)
Medaglia d’oro a squadre ai campionati mondiali di corsa in montagna cat. seniores (Slovenia 2010)
Il lavoro che svolge Alice le si addice molto: tecnico apitistico. Infatti lei è dolce come il miele, sempre sorridente, sempre disponibile, sempre gentile e di una semplicità e umiltà disarmanti. Lei che ormai è tra le grandi della corsa in montagna, corre con la passione di sempre, circondata dalle amiche avversarie delle società locali che l’hanno vista crescere e che, senza dirlo, sono orgogliose di continuare a correre con lei e di vederla ora raggiungere traguardi importanti.
1. Partiamo dalla fine, ovvero dal tuo ultimo stupendo risultato: la settimana scorsa ai campionati italiani di corsa in montagna a staffetta hai fatto registrare il miglior tempo di un'italiana, battuta solo dalla slovena Lucija Krkoc e dall'inglese Emma Clayton. Ti sei presa la soddisfazione di battere due mostri sacri della corsa in montagna in rosa (anche se non era la prima volta) come Valentina Belotti e Mariagrazia Roberti. Com'è stata la gara e come ti senti dopo questo risultato?
La gara è andata bene: sono partita cauta e poi ho recuperato, rimontando fino alla terza posizione. Vedevo Emma Clayton davanti a me e, anche se non ce l’ho fatta a riprenderla, avere qualcuno davanti mi è servito per non mollare fino alla fine. Sono molto contenta perché è segno che la fatica e gli allenamenti fatti stanno portando i loro frutti. Per me Valentina e Maria sono dei riferimenti ed esser lì a battagliare con loro è stato emozionante!
2. Il 2011 è partito alla grande. Già l'anno scorso si era notato il salto di qualità, ma quest'anno abbiamo assistito ad un vero e proprio balzo. E' cambiato qualcosa negli allenamenti oppure è l'aria di Morbegno (dallo scorso settembre Alice si è sposata e vive in bassa valle)?
Credo che stia uscendo la somma non solo dei lavori fatti quest’anno, ma anche di tutto ciò che con coach Gianni Fransci abbiamo iniziato a costruire già da qualche anno. Ritengo poi di essere stata fortunata fino ad ora, per aver avuto, anche se non senza sacrifici, la possibilità di allenarmi e pochi infortuni che abbiano interrotto le mie stagioni. Da quest’anno poi mi alleno spesso con Giovanni, mio marito, e avere una persona più forte che ti fa da stimolo è stato molto importante.
3. Il tuo allenatore da 4 anni è Gianni Fransci. Come ti trovi con lui?
Innanzitutto per me Gianni è un grande coach e ancor prima una grande persona. Con Gianni mi trovo molto bene, tra noi c’è un bel rapporto e in questi anni mi ha aiutato a crescere parecchio. E’ molto paziente e generoso: ai suoi atleti dedica il suo tempo e le sue energie per permetter loro di migliorare.
4. Senza dubbio, al momento, sei una delle atlete più forti a livello nazionale. Ci vogliamo sbilanciare su una possibile (o meglio probabile) convocazione in maglia azzurra per Europei e Mondiali?
Iniziamo a pensare agli Europei, che sono più vicini! Per ora sembra andare tutto bene, ma la prova che conta di più per le selezioni si terrà a Domodossola, il 12 giugno; lì si correrà su un tracciato di sola salita, proprio come quello che ci sarà agli Europei in Turchia. Aspettiamo quindi l’esito della prova di Domodossola. Mi piacerebbe molto poter tornare a correre a Bursa, proprio sullo stesso tracciato dove nel 2006 avevo corso i mondiali chiudendo quarta nella categoria junior.
5. Ci sarà un po' di spazio anche per la pista quest'anno oppure occhi puntati solo sulla corsa in montagna?
La preparazione è incentrata sulla corsa in montagna, ma forse ci sarà lo spazio anche per qualche gara in pista.
6. Il Vanoni femminile fin'ora è stato vinto da una sola atleta valtellinese, Bruna Fanetti nel 1984, possiamo sperare di vedere quest'anno sul gradino più alto un'Alice Gaggi che vince "in casa"? Sicuramente sarebbe un bel regalo anche per il marito....
Penso proprio di sì! Per ora mi piacerebbe riuscire a salire almeno su uno dei gradini del podio, visto che è da tre anni consecutivi che mi classifico quarta!
7. Il sogno nel cassetto di Alice Gaggi....
Poter dedicarmi solo alla corsa, magari entrando in qualche corpo sportivo militare.
8. Come si svolgono i tuoi allenamenti?
Di solito mi alleno 5/6 volte a settimana, l’allenamento di solito dura circa un’ora. Mi alleno in zona Sondrio o a Morbegno, principalmente sul Sentiero Valtellina. Mi alleno con Giovanni o con papà Donato. Quando si fa la tecnica sempre con coach Gianni. Preferisco sempre allenarmi in compagnia, mi sembra che la fatica si senta meno.
9. Se ci fosse una vera pista a Morbegno come cambierebbero le cose?
Personalmente preferisco allenarmi fuori pista, ma riconosco che se ci fosse una vera pista a Morbegno si potrebbe dare la possibilità a molti bambini e ragazzi di provare le varie discipline dell’atletica e questo permetterebbe loro di diventare più completi e acquisire a livello di motricità molte capacità, cosa che a me manca.
10. Ormai "bazzichi" l'ambiente della corsa in montagna, inteso come nazionale, da qualche anno. Ce lo vuoi descrivere ?
Diciamo che è un po’ come essere in una grande famiglia. Ai raduni ci si allena e si condividono le fatiche, ma c’è anche molto tempo per stare insieme, conoscersi meglio e farsi tante amicizie. Nascono dei legami molto forti perché ci si impegna insieme uniti e compatti per raggiungere il miglior risultato di squadra possibile. Anche i tecnici fanno molto per cercare di creare questo clima, per far sentire ogni atleta nelle migliori condizioni, cercando di seguirci e consigliarci.
11. Progetti per il futuro?
Per ora penso che mi piacerebbe continuare a correre
12. A tavola Alice e Giovanni parlano solo di corse e allenamenti o anche di altro?
A tavola si parla di corse, di sport in generale, ma si parla anche di come organizzare la giornata successiva e spesso c’è un vivace scambio di opinioni visto che spesso e su molte cose la pensiamo diversamente.
13. Lavoro, sport, casa... c'è spazio anche per qualche altro interesse?
Beh, per gli altri interessi c’è poco spazio. A casa però, se c’è tempo, mi piace cucinare, soprattutto i dolci. Naturalmente poi anche mangiarli!
14. Nell'atletica leggera c'è una fascia d'età "critica", quella dell'adolescenza, in cui la percentuale di abbandono è molto alta. Secondo te, vista anche la tua esperienza, cosa bisogna fare per evitare di "perdere" questi atleti tra i quali, magari, ci sono anche potenziali talenti? Per quanto mi riguarda, non ho trovato nessuno che mi abbia forzato, ma chi invece con pazienza mi ha sostenuto, come papà Donato e il resto della mia famiglia. Credo che la famiglia non debba far percepire gli allenamenti e le gare come un peso. Al giorno d’oggi poi ai giovani la tv mostra dei modelli che certo non li invogliano a proseguire in uno sport “povero e senza sbocchi” come l’atletica, ma a cercare il successo senza fatica del Grande Fratello.
Cristina Speziale
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