lunedì 4 luglio 2011

VALMALENCO: Estate, Turismo e Bandiere Nere

Foto By PizzoScalino.it
“Far Vivere la montagna ed i suoi operatori” è una volontà fortemente condivisa dagli  Associati al Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, in un momento questo, di grande competitività per il turismo montano. I dati “sorridenti” del passato inverno 2010, che risultano ottimistici per la ripresa complessiva del settore turistico invernale con presenze tornate a regime, ad oggi  invece proiettano lo stato di una lenta e costante sofferenza per il periodo estivo, ancora ad oggi, fortemente legata, a quella presenza di turismo interno che rimane al di sotto delle aspettative.
Crisi economica, cambiamenti di stile di vita, problemi climatici sono tutte concause dell’attuale situazione. Oggi più che mai occorre un’intesa programmatica  tra Enti ed operatori del settore per il rilancio dell’economia dei comprensori montani; bisogna sottolineare l’attenzione per il turismo montano (invernale ed estivo), riconoscendo il valore di questa attività per il mantenimento dei cittadini che vivono e operano non solo in Valmalenco ma in tutta la Valtellina, garantendo al contempo, la tutela del patrimonio del territorio.
L’obiettivo è operare su più campi, dalle normativa  inerente gli impianti sciistici, alla necessità di lavorare per la concessione di garanzie degli investimenti sia pubblici che privati, ma prima di ciò bisogna soprattutto riconoscere la mutata tendenza del turismo.

 Prenotazioni fatte a ridosso delle festività, soggiorni brevi, magari ripetuti nel corso dell'anno e richieste più volatili, stanno rimodulando la domanda degli ospiti che tendono ad essere più attenti al rapporto qualità/prezzo, ma non a rinunciare alle proposte interessanti delle vacanze” non dimenticandoci  come “i  valori  globali  sulle crescite previste per l'anno in corso sono ovviamente da raffrontarsi con i decrementi dei passati anni  che hanno pesato percentualmente sia sugli arrivi che sule presenze”.
Foto By PizzoScalino.it

 Anche nelle scelte delle strategie economiche, è importante promuovere e incentivare una visione progettuale nella quale devono tornare in primo piano la partecipazione, ma anche concetti come la preparazione professionale. Ogni ulteriore sviluppo deve essere  condizionato prioritariamente da un contestuale sviluppo, culturale, informativo e di organizzazione del e sul territorio. Tutto questo insieme con gli Enti, alberghi,i impianti (ad oggi unico motore del turismo Valtellinese) e tutto il caravanserraglio che ruota intorno al  turismo. Solo recuperando, in chiave moderna, le proprie radici e la propria identità, si riuscirà a dare spessore e solidità concorrenziale al progresso turistico/economico del territorio.  Il futuro del turismo dovrà avere i nuovi nomi della demassificazione (o deriminizzazione), del territorio, della riqualificazione sui flussi turistici ferragostani e dicembrini, del recupero e della fruibilità dell'ambiente, dell'esaltazione della qualità e dei servizi. Occorre investire e dove possibile dare e sostenere gli adeguati spazi alla progettualità imprenditoriale. Bisogna ritornare a voler rischiare nel concetto della  “propria azienda turistica”, ed attivare politiche economiche e servizi di carattere generale e sovra-comunale; passare sempre più da una economia di dipendenti ad una di piccoli e medi imprenditori; insomma; costruire e non più parlare di progetti economici integrati.

           Roberto Pinna
                                                                                                                         Direttore
        Consorzio Turistico
         Sondrio e Valmalenco

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